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GP AUSTRIA

Williams

Stefano Semeraro

Il podio della maturità. Dell'esperienza. Dell'old man, come lo

ha chiamato Gerhard Berger dopo la premiazione. O se prefe-

rite della vesrione italiana urlata via radio dal suo ingegnere di

pista Rob Smedley: «Bravo Felipe, non male per un vecchione

come te...». In fondo di anni Felipe Massa non ne ha neppure

tanti, 34, e in Austria ha dimostrato che quando gli danno in

mano una vettura competitiva, navigando fra sfortune altrui e

talenti propri, riesce ancora a non sfigurare. L'ultimo podio ri-

saliva al novembre scorso, ad Abu Dhabi, quando la Williams in

prospettiva 2015 sembrava destinata a fare sfracelli. Nel corso

dell'inverno la scuderia di Sir Williams e di sua figlia Claire –

che domenica ha seguito gli ultimi giri con negli l'angoscia dello

spettatore di un film di Hitchcock – si era un po' persa, ma ora

si è rimessa in corsa. Non per il titolo, che tanto è questione in-

terna alla Mercedes. Ma per il ruolo di principale rivale delle

imprendibili stelle d'argento, quello sì. A tutto discapito della

Ferrari, visto che la Williams ha raccolto due podi nelle ultime

due gare, e ieri anche un buon quinto posto con Bottas, e la

Ferrari nessuno. «Abbiamo approfittato di un errore della Fer-

rari – ha ammesso Felipe – ma siamo riusciti a sfruttare l'occa-

sione. Alla fine della gara sapevo che sarei stato meno veloce

di Vettel, e infatti aveva tempi di due decimi inferiori. Ma l'im-

portante era tenerlo dietro, e ci sono riuscito senza fare errori.

Mi sono detto che doveva passarmi doveva farlo per merito

suo, non per colpa mia, ed è andata bene». Ma per consoli-

darsi nella posizione di terzo incomodo, e di avversaria stabile

della Ferrari, alla Williams serve qualcosa in più. «La Ferrari al

momento ha una macchina migliore, lo sappiamo – conferma

Massa – quindi dobbiamo sviluppare ancora meglio la nostra

per riuscire a batterci ad un buon livello. Ci sono dei dettagli su

cui possiamo lavorare, so che lo faremo. Di sicuro non molle-

remo fino alla fine del campionato». I test, decisivi per il salto

di qualità, sono affidati in questi giorni a Valtteri Bottas e a

Suzie Wolff.

Abbiamo approfittato di un errore della Ferrari

ma siamo riusciti a sfruttare l'occasione. Alla fine della gara

sapevo che sarei stato meno veloce di Vettel, e infatti

aveva tempi di due decimi inferiori. Ma l'importante

era tenerlo dietro, e ci sono riuscito senza fare errori

FELIPE MASSA