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I fan della Formula 1 vogliono sport, non spettacolo. E

vogliono goderselo sulle piste che hanno fatto la sto-

ria delle corse, non su tracciati esotici privi di atmo-

sfera. E' il risultato di un sondaggio lanciato dalla

GPDA, l'associazione dei piloti, che ha interpellato

217.756 appassionati sparsi in 194 Paesi e che è stato

reso noto durante una riunione dello Strategy Group

convocata alla vigilia del GP d'Inghilterra. Gli intervi-

stati hanno un'età media di 37 anni, seguono da al-

meno 10 anni la Formula 1 e per descriverne lo stato

attuale hanno usato soprattutto tre parole: “costosa”,

“tecnologica” e “noiosa”. Un verdetto feroce e pre-

occupante. «I fan sono stati molto chiari – ha detto Ale-

xander Wurz, il presidente della GPDA – non vogliono

uno stravolgimento della F.1 che la porti lontano dalle

sue radici. Vogliono vedere i migliori piloti e i team più

forti competere sulle macchine migliori. Chiedono uno

sport più competitivo (89% del campione, ndr), ma ri-

fiutano l'introduzione di trucchetti che servono ren-

dere le gare più spettacolari in maniera artificiale

(allusione al Drs, ndr). Inoltre, sono convinti che l'ec-

cesso di business stia mettendo a rischio il futuro della

F.1 (77%, ndr)».

I fans bocciano

la terza macchina

Secondo Wurz non si tratta di scatenare una rivolu-

zione, come suggerisce Maurizio Arrivabene, ma di in-

trodurre limiti ai budget delle scuderie e allentare

quelli esistenti per i progettisti. Solo il 32% dei fan ri-

tiene che sia utile un controllo dei consumi di carbu-

rante, appena il 14% è favorevole alla opzione terza

macchina per i team più ricchi. Tutti, invece, sarebbero

felici di vedere in pista, a partire dal 2017, macchine

più veloci, rumorose e più difficili da guidare e vedreb-

bero con favore un ritorno ai rifornimenti in gara. La

Gpda, ha spiegato Wurz, continuerà a lavorare con gli

azionisti del Circus con lo scopo di «mettere il parere

dei fan al centro del futuro del nostro sport».

Alla F.1 servono idee

E se tornasse Mosley?

Che la Formula 1 sia in crisi è il segreto di Pulcinella,

anzi non è più neppure un segreto, il problema è sem-

mai trovare le soluzioni. Il Presidente della FIA Jean

Todt di recente ha bacchettato Bernie Ecclestone per

le sue critiche troppo aperte, giudicate inopportune, e

anche la Red Bull, con le sue continue minacce di ab-

bandonare il Circus, si è attirata poche simpatie. Fi-

nora però, latitano i colpi di genio e forse per questo,

come ha scritto il Times, si preparerebbe un clamoroso

ritorno in F.1 di Max Mosley, il predecessore di Todt

uscito di scena anni fa dopo il famoso scandalo legato

ai (presunti) festini sadomaso. Mosley, ex socio e

grande amico di Ecclestone, intanto è stato invitato

alla riunione dello Strategy Group. «Ha vissuto tante

crisi, perché non chiedere un suo parere?», ha dichia-

rato una fonte citata dal Times. Chissà che per risve-

gliare passione e desiderio per le corse, non serva

davvero un uomo con il frustino.

L’iniziativa della GPDA, che ha voluto sentire il parere degli

appassionati, ha avuto successo ed è stato rimarcato come il

pubblico giovane spinga per avere monoposto più difficili e rumorose,

con meno tecnologia, con Gran Premi non lontani dalle proprie radici.

In pratica, l’esatto contrario delle recenti scelte della FIA