Background Image
Previous Page  13 / 60 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 13 / 60 Next Page
Page Background

13

Renault fornisca motori-cliente nel 2017.

«E' una decisione che devono prendere loro. Sarebbe un po'

ironico se finissero per ricomprare il team che loro stessi hanno

venduto. Ma per quanto ci riguarda, noi abbiamo un accordo

molto chiaro con la Renault, che ci garantisce uno status privi-

legiato. Per qualsiasi scenario quello che conta è disporre di un

motore competitivo».

Qualcuno ha suggerito che ultimamente la Red Bull stia flirtando

con la Ferrari. Potrebbe essere un rimedio a breve termine? Di

sicuro non a lungo termine, se volete vincere altri titoli mon-

diali.

«E' una esagerazione dire che la Red Bull sta flirtando con la

Ferrari. Ovviamente come Red Bull Group abbiamo un buon

rapporto con la Ferrari per quanto rigiarda la fornitura alla Toro

Rosso. Sergio Marchionne ha fatto un offerta generosa senza

però dettagliarla al GP d'Austria, noi però restiamo concentrati

su quello che abbiamo al moemento».

Il 2016 è una cosa. Ma il 2017?

«Sarebbe tutta un'altra cosa».

Aveva mai immaginato, dopo tanti successi, di ritrovarsi così in

fretta nei guai, e per giunta senza una via d'uscita chiara da-

vanti?

«Le cose in F.1 cambiano molto in ffretta. La grande maggio-

ranza delle persone che ci hanno aiutato a vincere 4 mondiali e

50 Gran Prix sono ancora qui. Le circostanze sono cambiate.

Sfortunatamente l'elemento che l'impatto più grosso sulla no-

stra competitività non dipende da noi».

Lei ha detto che anche se Vettel corresse ancora con la Red Bull

le cose non cambierebbero di molto.

«Non cambierebbero di molto perché il nostro problema non

sono i piloti».

Davvero non cambierebbe nulla con Vettel? Il pilota conta così

poco?

«Saremmo più poveri!».

Bernie Ecclestone ha indicato che le gare di F.1 nel 2017 sa-

ranno più facili da seguire e più divertenti da guardare. Perché

è servito tanto tempo per capire che lo sport stava andando

nella direzione sbagliata?

«Il problema è che se hai un gruppo di esperti tutti convinti che

solo loro sanno come vanno fatte le cose, finisce per crearsi una

gran confusione. Penso che solo da poco si sia compresa la re-

altà, e di conseguenza tutti hanno cominciato a spingere di più

verso i cambiamenti che servono. Bernie ha sempre avuto ra-

gione a dire che la F.1 significa uomini e macchine spinti al li-

mite. Occorre che sia una componente drammatica, la F.1 deve

essere veloce, rumorosa e sexy. In una parola, serve il fattore

“wow”. Dobbiamo tornare a questi principi, che sono facili da

rispettare se tutti vogliono la stessa cosa. Non sono proprio

tutti sicuri di come arrivarci, ma ora almeno sanno quello che

vogliono!».