20
FORMULA 1
Anteprima Monza
Gettoni in tasca
Arrivabene non illude
Se invece di parla di gettoni, la Ferrari a quanto pare è pronta a spenderli
già subito. Per lo sviluppo in corso d'opera della power-unit la Rossa que-
st'anno ne ha già impiegati tre, un ulteriore investimento sarebbe stato
previsto per il GP d'Italia. «Ci stiamo lavorando, non aspettatevi però un
super-motore», ha messo le mani avanti Maurizio Arrivabene. «Anche per-
ché ce ne restano pochi da spendere e non ne varrebbe la pena». Difficile
pensare che sui curvoni veloci di Monza la Ferrari riesca a impaurire la
Mercedes, impossibile però prevedere una resa preventiva: «Il tracciato
è simile a quello di Spa, quindi non adattissimo alle nostre caratteristiche.
Ciò non vuol dire che abbiamo deciso di gettare la spugna, anzi, combat-
teremo fino alla fine. Non saremo però noi il team da battere. Mi spiace
dirlo, perché si corre in Italia, ma non voglio illudere i fan per poi deluderli.
Certo, se poi qualcuno riuscisse a tirare fuori un coniglio dal cappello...».
Ferrari cerca
la sostanza
Il solito sibilino Arrivabene, insomma, che ostenta scetticismo ma sotto
sotto spera nel colpaccio; e chissà se l'allusione è a mago Vettel o al team
di stregoni che opera fra officina e muretto. A Maranello si pensa ovvia-
mente anche alla prossima stagione, quando a Monza sarà d'obbligo ar-
rivare se non da favoriti almeno da competitori agguerriti, e la riconferma
di Raikkonen non pare essere dispiaciuta al direttore tecnico James Alli-
son, perché pone meno problemi nella ricerca del set-up ideale. Anche se
in fin dei conti non li risolve neppure. «Come stile di guida lui e Sebastian
sono abbastanza simili, alla macchina chiedono le stesse reazioni e que-
sto può essere d'aiuto, ma di fondo non cambia molto: quando progetti
una macchina cerchi carico aerodinamico, e tutti e due lo vogliono. Cer-
chi velocità, e tutti e due la vogliono. Se poi uno preferisce regolazioni di-
verse, sospensioni più rigide, ne hai tante a disposizione in officina che si
possono adattare al progetto». Alla fine il problema della Ferrari resta il
solito: trovare la sostanza, e lasciarsi alle spalla le illusioni.