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L’editoriale

di Massimo Costa

DAL TRIPLO PODIO MOTOGP

AL VUOTO TRICOLORE IN F.1

UN VUOTO ANCHE MEDIATICO

Non c’è che dire, il podio tutto italiano della MotoGP a Silverstone, a

poche ore dall’avvio del GP di Monza F.1 senza piloti tricolori al via per

il quarto anno consecutivo, stride parecchio. E ormai ci si è fatta l’abi-

tudine nel non vedere italiani nel mondiale F.1, come spieghiamo all’in-

terno del Magazine. Il confronto con le due ruote è decisamente

avvilente per il movimento nazionale delle quattro ruote. Da quelle parti

c’è una federazione che lavora forte, che si preoccupa di seguire i gio-

vani, di creare strutture adeguate, di allearsi con squadre competitive

coinvolgendo anche Valentino Rossi nel progetto Sky46. A “casa no-

stra” si è spacciata la creazione della Ferrari Driver Academy per una

cosa ACI-Sport, ma presto si è capito il bluff, e alla fine nulla è cam-

biato negli ultimi 20-30 anni. Sempre le stesse persone al comando, a

parte la presidenza, si occupano dei campionati che creano e distrug-

gono, poi ricreano e avanti di questo passo, disinteressandosi comple-

tamente dei giovani piloti, non considerando minimamente quelli che

crescono in campionati non ACI-Sport o che decidono di far le valigie

e andarsene all’estero. Non sanno neanche chi sono. Ormai quello che

vi raccontiamo saltuariamente è paragonabile a quei giradischi la cui

puntina si bloccava dopo qualche secondo e la stessa nota risuonava

finché una mano benevola non si preoccupava di alzare la stanghetta e

rimetterla dall’inizio. Ecco, in questo caso, nessuna mano interviene.

Italiaracing sottolinea sempre, da anni e anni, le mancanze nazionali che

rimbalzano come niente fosse ai suddetti capi di ACI-Sport. Che fasti-

dio, che noia, questo Italiaracing… Il problema è che, come sempre,

siamo i soli a rimarcare il problema di un vuoto assoluto che perdura da

anni e anni. Un vuoto che, duole sottolinearlo, è anche mediatico.