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MOTO GP
Gara a Silverstone
La favola di Petrucci
sul podio Dovizioso
Anzi, se dovessimo eleggere un “man of the match”, la no-
stra preferenza andrebbe proprio a Petrucci. In sella alla De-
mosedici in versione 2014, il 24enne ternano ha compiuto un
autentico miracolo. Probabilmente la giornata top della car-
riera. 18esimo in griglia, “Petrux” sull'acqua si è letteral-
mente esaltato. A un certo punto, dopo aver staccato la
GP15 ufficiale di Dovizioso, si stava avvicinando vistosa-
mente a Rossi e sembrava persino destinato alla vittoria. Ma
saggiamente il rider Pramac non ha voluto strafare, perché
sarebbe bastato un attimo per precipitare dalle stelle alle
stalle. Un'impresa così, da vero outsider, non la si vedeva da
parecchio in MotoGP. E alla fine offusca quasi il ritorno al
vertice del compagno di marca Dovizioso, storicamente uno
dei più abili in condizioni di meteo ostile. Il forlivese, merita-
tamente, ha infatti riassaporato lo champagne archiviando
una parentesi complicata.
Lorenzo…
appannato
La tappa nella “Home of British Motor Racing”, insomma, ha ri-
cordato che nelle corse non c'è mai nulla di troppo scontato.
Quando pareva certo che Valentino dovesse cedere la vetta
nel Mondiale al compagno di squadra Lorenzo, che a Brno lo
aveva eguagliato in graduatoria, ecco l'ennesima reazione del
Dottore. Che adesso è di nuovo l'unico leader, sorretto da un
margine (12 lunghezze) tutt'altro che disprezzabile. Il maior-
chino, comunque, ha motivi per rammaricarsi. In apertura sem-
brava pronto a scappare, tuttavia è stato presto risucchiato e
non è andato oltre la quarta piazza. Ha rischiato grosso in un
contatto con Pol Espargaro, e ha sofferto l'appannamento
della visiera. Un problema già accusato in Qatar: sarebbe as-
surdo se a costargli l'iride fosse una componente che dovrebbe
essere ininfluente sul piano sportivo. Attualmente “Porfuera”
è sotto contratto con la coreana HJC, ma forse è consigliabile
cambiare fornitore di caschi...
Iannone sotto tono
Aprilia in top 10
Poca gloria per Dani Pedrosa e Andrea Iannone, rispettiva-
mente quinto e ottavo, senza essersi guadagnati le luci di riflet-
tori. Fra le note liete, finalmente, c'è invece Scott Redding.
Galvanizzato dall'aria di casa, l'alfiere del Marc VDS ha colto
una bella sesta posizione, battendo il connazionale Bradley
Smith (Tech 3). Curiosamente, poche ore prima era stata an-
nunciata ufficialmente la sua firma con Pramac per il 2016.
Anche Suzuki e Aprilia hanno trovato spazio nei primi dieci, con
Aleix Espargaro e Alvaro Bautista. Il risultato è importante so-
prattutto per il marchio di Noale. E un punticino, il primo, lo ha
conquistato inoltre Alex De Angelis con l'ormai datata ART
dello IodaRacing. Il sammarinese, di esperienza, ha sfruttato le
defezioni altrui per strappare un 15esimo posto dal valore sim-
bolico. Il voto più basso lo prende Jack Miller: il rookie austra-
liano si è messo subito in evidenza portandosi tra i battistrada
con la sua RC213V Open, ma ha rovinato tutto travolgendo,
per giunta, il team mate Cal Crutchlow. Inevitabile la dispera-
zione del patron Lucio Cecchinello.
Lacrime di gioia per Danilo Petrucci