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Stefano Semeraro

Nico Rosbert: «La gara? Tutto è andato perfettamente»

Sebastian Vettel: «Non è che avevate le gomme un po' sgonfie?

Ancora?»

Sguardo gelido di Rosberg.

Sebastian Vettel: «Dai, era una battuta. Puoi anche riderci su...».

Nico Rosberg: «Sto sorridendo». Altro squadro gelido.

Da quando Vettel ha cantato in diretta radio l'Italiano di Toto

Cutugno, da lui ci aspettiamo tutto, ma evidentemente Rosberg

non la pensa così. Il tentativo del ferrarista sdrammatizzare la

conferenza stampa di Suzuka, ricordando le recenti disavventure

della Mercedes con la pressione degli pneumatici a Monza, gli è

andato di traverso e in sala la temperatura è scesa sottozero

(«scusate, non seguivo», ha commentato ineffabile Hamilton che

si trovava fra i due. «Potete ripetere la domanda?»). Non è la

prima volta che fra i due calano le stalattiti. In Australia, Rosberg

aveva suggerito che Vettel fosse contento del ritiro di Kimi Raik-

konen e allora era stato il tedesco a rispondere piccato («non so

se voi due vi state simpatici, ma io e lui andiamo molto d'ac-

cordo...»), costringendo Rosberg a correggere il tiro. Niente di

drammatico, per carità, anzi, ogni tanto un po' di pepe fa bene

ad uno sport dominato dai comunicati stampa. Il piccolo batti-

becco giapponese fa però capire molto bene quale sia oggi la

differenza fra un Vettel che anche quando finisce dietro Rosberg

si può permettere di ridere e scherzare – del resto è un ragazzo

simpatico e dotato di sense of humor, e lo avevamo capito già

ai tempi di Toro Rosso e Red Bull - e un Rosberg in crisi di fidu-

cia e di motivazione. Nico aveva iniziato questa stagione da rivale

dichiarato di Hamilton, ma non ha saputo reggere il ruolo, e

ormai si è rassegnato ad una parte da comprimario. Scavalcato,

se non in classifica nella percezione di tutti, da un Seb che in Fer-

rari ha saputo rapidamente scacciare le cupezze dell'era Alonso

e prendere le redini sportive (e mediatiche, insieme ad Arriva-

bene) del team. Anche se in campionato è terzo, per tutti ormai

è lui il vero antagonista di Hamilton. E' la loro la rivalità che

conta. Nico – come dire... - si è un po' sgonfiato. Ma stavolta il

regolamento non conta.