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GP GIAPPONE

Il futuro

Lotus-Renault,

si farà...

Lotus e Renault annunciano la firma di una lettera di intenti

che salva in corner il team dai creditori. Tutto fatto per l'acquisto?

Non ancora, ma l'affare andrà in porto perché...

Marco Cortesi

La Lotus è salva. O meglio, lo è in un certo

senso. Dopo lunghi mesi di speculazioni, Re-

nault ha annunciato la firma di una lettera d'in-

tento che prelude all'acquisto del 65 percento

delle quote della scuderia di Enstone. Anzi al

potenziale acquisto. Perché in realtà, il fatto

che si tratti di una lettera di intenti non rende

le cose così... automatiche. Innanzi tutto in-

fatti, l'indebitamento della struttura è molto

alto e non è ancora chiaro quanta parte di tali

debiti Renault voglia prendersi in carico, e

quanta parte degli investimenti voglia fare...

da sola. Anche questi argomenti sono al cen-

tro delle trattative con Ecclestone, in quanto

i contributi aggiuntivi, stimabili in 300 milioni

di euro, richiesti dal costruttore, cambiereb-

bero faccia al primo impatto col nuovo pro-

getto rendendo più conveniente la

finalizzazione degli intenti di cui sopra.

Salvataggio in corner

davanti alla legge

Rispetto alla settimana scorsa cambia poco

dato che, in realtà, la lettera di intenti ha al

momento solo uno scopo. Quello di tranquil-

lizzare i creditori e fermare (o quantomeno ri-

tardare) l'iniziativa dei giudici su loro istanza.

Interlocutore più temibile, il fisco inglese. Por-

tando una lettera di intenti, si è lasciato intra-

vedere un futuro che permetta il recupero del

dovuto, scongiurando la messa in amministra-

zione controllata: in altre parole, visto che c'è

la possibilità di veder "rifiorire" l'azienda e di

recuperare integralmente le imposte dovute,

per lo stato non ha senso mandare far finire in

bancarotta una società, cosa che sicuramente

ridurrebbe le chance di portare a casa il totale

delle somme.

Come arrivare

a fine 2015?

Una volta superato lo scoglio legale, non è fi-

nita. Anzi la trattativa va avanti. C'è da scom-

mettere che le condizioni su indebitamento ed

investimenti siano state le prime ad essere in-

serite nella lettera, ed è da vedere qual è il

"break-even" che la Renault vuole ottenere,

in un modo o nell'altro. Come per dire, molto

in soldoni: "Io ti compro, ma solo se i debiti

saranno al massimo una certa cifra. Se Bernie

contribuisce, potrei comprarti ugualmente, al-

trimenti... amici come prima".

In più, va considerato un altro aspetto, quello

del cash-flow. L'accordo annunciato tra Re-

nault e Lotus non riguarda le attività in corso,

e tutti sanno quanto sia dispendiosa, in una

scuderia, anche la gestione quotidiana. Se è

vero che i fornitori forse saranno rabboniti

dalla novità, non è detto che sarà facile per gli

uomini di Gerard Lopez trovare le risorse per

terminare la stagione. Anche in questo caso, si

conta tanto sul... fattore E. Sarà il boss della

Formula 1 a dover sbloccare da molti punti di

vista l'affare. Una situazione che peserà sicu-

ramente sul suo portafogli e che non gli farà

piacere, ma che per la Formula 1 è fondamen-

tale. Perdere tutto insieme un fornitore di mo-

tori, un grande costruttore ed un team, di

questi tempi, sarebbe un colpo piuttosto

duro.