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GP2
Il campione
Jacopo Rubino
In vetta alla classifica generale sin dalla prima qualifica in
Bahrain, quattro pole-position, cinque vittorie (sempre di
sabato), tredici podi totali, una costanza di rendimento paz-
zesca (solo una volta fuori dalla zona punti), campione con
due weekend di anticipo. La stagione 2015 di Stoffel Vando-
orne si riassume così, e passerà probabilmente agli archivi
come la più dominata nella storia della GP2 Series. Persino
più di quelle, dall'alone leggendario, vissute da Lewis Ha-
milton e Nico Hulkenberg. Per il belga la certezza matema-
tica del successo è arrivata a Sochi, come era già accaduto
un anno fa a Jolyon Palmer. Si trattava davvero di una for-
malità, visto l'enorme vantaggio accumulato in classifica ge-
nerale nei confronti di tutti gli inseguitori, che soltanto a
intermittenza hanno saputo tenere il suo ritmo. «Conqui-
stare il titolo con due round ancora da disputare dimostra di
cosa siamo stati capaci insieme alla ART Grand Prix», ha
commentato Vandoorne. «Abbiamo infranto quasi ogni re-
cord, ricorderò questa annata per sempre. Sono molto or-
goglioso».
“Avevo un unico
obiettivo: vincere”
Già in inverno il pupillo di casa McLaren veniva accreditato
come il super favorito. Un'etichetta pesante da portare ad-
dosso, ma la missione può dirsi compiuta. “Sapevo che vin-
cere era il mio obiettivo, lo voleva anche la McLaren. All'inizio
c'è sempre pressione, ma credo che sia stata gestita nel
modo giusto. Non ho mai avuto dubbi sulle mie possibilità,
perché le ultime gare del 2014 ci avevano dato ottime indica-
zioni», ha spiegato sicuro. L'unico momento di flessione,