51
forse, si è registrato nella trasferta di Silverstone. «Lì ci è man-
cato qualcosa, ma avevamo capito il problema. Se ci tornas-
simo oggi, sarebbe tutto diverso. Affrontare due anni con la
stessa squadra è stato d'aiuto. La scorsa stagione avevamo
compiuto degli errori all'inizio, ma via via abbiamo messo as-
sieme tutti gli elementi necessari. È progredita la macchina,
la nostra strategia, sono cresciuto anche io. Sbagliare poco è
stata l'arma vincente, perché la velocità non ci è mai mancata.
È senza dubbio la mia miglior stagione di sempre, sotto ogni
punto di vista».
Ci sono dubbi
sul passaggio in F.1
Per il 23enne di sangue fiammingo questo è il terzo titolo in
bacheca. Nel 2010 si impose nella Formula Academy francese,
nel 2012 nell'Eurocup di Formula Renault 2.0, al termine di un
epico confronto con Daniil Kvyat, e nel 2013 ha lasciato il segno
pure in Formula Renault 3.5: vicecampione, battuto solo da
Kevin Magnussen. Un cammino da predestinato, eppure le
porte della Formula 1 non si sono ancora aperte definitiva-
mente. Se durante l'estate la promozione in McLaren sembrava
cosa certa, la conferma di Jenson Button (assieme a quella di
Fernando Alonso) sta tenendo tutto in sospeso. «Purtroppo
nulla è deciso per il momento, ma sono ottimista. So che ci
sono delle chances. Le prossime settimane saranno cruciali per
capire cosa farò nel 2016». È emblematico che uno fra i talenti
più cristallini espressi dall'automobilismo in tempi recenti rischi
di non trovare spazio immediato nella categoria regina. Intanto,
c'è però una avventura in GP2 da terminare in bellezza, con gli
appuntamenti di Sakhir e Abu Dhabi: «Scenderò in pista rilas-
sato, cercando di prendermi qualche altra vittoria». I rivali sono
avvisati.