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GP USA

Ferrari

Stefano Semeraro

Ha provato a guatare la festa ad Hamil-

ton, e se non ci è riuscito è anche per

colpa delle due safety-car che neutra-

lizzando la gara hanno regalato alle

Mercedes una sosta senza perdite di

tempo e neutralizzato la decisione di

anticipare il pit stop che era stata (giu-

stamente) presa dal muretto Ferrari .

Ma certo non si può dire che Sebastian

Vettel anche questa non abbia dato

tutto. In Red Bull, specie nei primi anni,

era sembrato spesso un pilota freddo,

un velocista a disagio quando si trat-

tava di lottare. Da quando è arrivato

alla Ferrari ha completato la sua tra-

sformazione, da front-runner a fighter,

da talento perfettino a campione com-

pleto, e lo si è visto ancora una volta

ad Austin, dove, partito 13 esimo per

via del cambio motore, è riuscito ad ar-

rampicarsi fino al podio dopo aver gua-

dagnato 4 posizioni in un colpo solo

alla partenza. Non è arrivato sul se-

condo gradino, quello utile per riman-

dare il pary del rivale inglese, ma

comunque per Seb trattasi del 12°

podio di un'annata che fino ad ora è

andata oltre le migliori speranze del

team. Se Hamilton ormai è il campione,

Vettel comunque uscirà vincente da un

Mondiale che deve ancora regalare gli

ultimi fuochi. «Dopo una giornata così

provi sentimenti contrastanti – spiega

Seb – dovrei essere contento per

quella partenza super e per la rimonta,

ma non ci riesco. Credo che anche la

squadra provi la stessa emozione, è

sempre brutto quando sei fuori dalla

gara per il titolo. Quest'anno le cose

sono andate meglio di come ci aspet-

tavamo, ma siamo affamati, non ci ac-

contentiamo. Nel 2016 l'obiettivo sarà

lottare con le Mercedesfino all'ultyima

gara. E' vero che ho già vinto 4 mon-

diali, ma voglio vincerne ancora uno, e

stavolta con la Ferrari».

Ancora una delusione, invece, per Kimi

Raikkonen, finito a muro dopo una

buona prima parte di gara nella quale

era riuscito anche lui a risalire la griglia

sotto l'acqua battente. Dopo la sosta

si è ritrovato con il drs che faceva le

bizze, stretto fra i due ragazzini terri-

bili Verstappen e Sainz, e ha perso il

controllo. «La macchina andava benis-

sima, ma di colpo mi è partita di sotto,

forse ho messo le gomme sull'umido»,

ha provato a spiegare. E' anche riuscito

a tornare in pista, ma poi la rottura del

coperchio del freno ha surriscaldato il

disco anteriore destro e Iceman è stato

malinconicamente costretto al ritiro. Se

davvero la Ferrari vuole dare filo da

torcere alla Mercedes l'anno prossimo,

un Raikkonen così, al netto della jella

che lo ha spesso perseguitato, rischia

di non bastare.