Background Image
Previous Page  56 / 66 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 56 / 66 Next Page
Page Background

56

IL PERSONAGGIO

Nasser Al-Attiyah

E' il Carlo V dell'automobilismo mondiale, visto che sui suoi

regni non tramonta mai il sole. O forse sarebbe meglio dire Sa-

ladino, visto che stiamo parlando di Nasser Saleh Al-Attiyah,

l'infaticabile califfo del motorsport (oltre che campione di tiro

con la carabina) che quest'anno non riesce letteralmente a

smettere di vincere. Il bilancio 2015 del 44enne principe qata-

riota comprende la Dakar (per la seconda volta), il secondo ti-

tolo consecutivo del WRC-2 come pure nella Cross-Country

Cup e l'11° totale nel MERC (il Middle East Rally Champion-

ship, in 13 partecipazioni). Mica male per uno che nel 2012 si è

fra l'altro regalato al Qatar la medaglia di bronzo alle Olimpiadi

di Londra nel tiro, specialità skeet.

«Nesser è un superman», dice giustamente Nasser Khalifa al-

Attiyah, suo parente stretto oltre che vice presidente della fe-

derazione automobilistica qatariota. Perché la parentela in

questo caso non c'entra, il giudizio è semplicemente ogget-

tivo. In questa sua stagione maratona Al-Attiyah ha viaggiato

per 26 paesi, vincendo 14 gare sulle 22 disputate. Ha iniziato

dalla Dakar in gennaio per poi continuare con la difesa del ti-

tolo nel MERC e la riconquista di quello nel Cross-Country con

successi, e ha poi chiuso l'annata confermandosi nel WRC-2. In

particolare nei primi 20 giorni di ottobre ha piazzato i tre suc-

cessi che gli hanno consentito di diventare campione in tre

campionati diversi rimbalzando nel mediterraneo fra Marocco,

Giordania e Spagna. «Viaggiare in così tanti posti e per tanti

campionati diversi logisticamente non è stato facile», am-

mette. «Le prime vittorie nel MERC, nel Cross-Country e nel

WRC-2 ci hanno dato fiducia. Da lì in poi abbiamo dovuto ba-

dare ai punti e giocarcela con intelligenza fino alla fine della

stagione nei tre campionati. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta,

ed è stato un sogno che covavo da lungo tempo che si è av-

verato. E' stato un anno straordinario per me, un regalo per la

federazione e per il Qatar, e oltre a Khalifa al-Attyiah devo rin-

graziare su altezza l'Emiro Sheick Tamim bin Hamad al-Thani

che mi ha sempre sostenuto, sia nelle corse sia nelle mie atti-

vità di tiratore».

Con un bottino di 59 vittorie nel MERC fra l'altro al-Attiyah è a

un solo passo dal record di 60 del suo ex-collega e rivale del

Dubai, Mohamed bin Sulayem. «Non è un problema per me,

poi ho vinto 11 titoli nel MERC, la Dakar, il WRC2, il Cross

Country e ho un titolo di produzione nel WRC: nessuno è mai

riuscito a fare tanto». Anche perché rispetto ai tempi Sulayem

ora i campionati in cui gareggia Al-Attiyah sono più competitivi,

con più macchine in partenza, più iscritti, più costruttori coin-

volti. Il prossimo traguardo di “superman” Nasser, è proprio il

caso di dirlo, è già nel mirino: «Voglio partecipare alla mia sesta

olimpiade a Rio. E vincere un oro. Ci sono ancora quattro posti

disponibili, non voglio farmi sfuggire questa chance». Detto da

uno che quando gareggia vince sempre o quasi, più che una

promessa è un appuntamento.

Vittoria agli antipodi in Wrc-2