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Novità aerodinamiche

Affidabilità in crescita

La RB12 non presenta solo un nuovo brand per il motore, da In-

finiti a TAG-Heuer pur essendo sempre una power unit Renault,

ma un’aerodinamica rinnovata. I ritardi maturati nei mesi di set-

tembre e ottobre, in attesa della riconferma dell’accordo con

il costruttore francese, non sembrano avere ostacolato la sta-

bilità del progetto, anche perché sia Daniel Ricciardo sia Daniil

Kvyat hanno completato tutto il lavoro preventivato, girando

più del doppio rispetto alla prima uscita della passata stagione.

La monoposto presenta, nello stile di Adrian Newey, delle evo-

luzioni dal punto di vista della gestione dei flussi interni alla

vetture, con delle pance estremamente ridotte,

volte a ridurre gli ingombri. Questo, indiretta-

mente, significa che restando con lo stesso mo-

tore dello scorso anno, Newey ha potuto ridurre

il processo termico di raffreddamento, senza

impicciare l’affidabilità.

Rapida risoluzione

dei problemi

Certo, questa Red Bull dimagrita, nello

stile delle McLaren degli anni 2000, non ha

reso gli austriaci indenni da problemi. Durante la

seconda e terza giornata sia Ricciardo che Kvyat hanno

dovuto ridurre sensibilmente il loro programma, per per-

mettere ai tecnici di intervenire sulla vettura. Problemi di

giovinezza, di cui ancora non è dato capire la fonte, ma

che giovedì hanno permesso a Kvyat di lavorare con

serenità fino ad arrivare al secondo posto di giornata,

ad otto decimi scarsi da Kimi Raikkonen.

Feeling da ultra soft

Red Bull terza forza

Come era facile da immaginare, viste alcune difficoltà

riscontrate dalla Mercedes nel 2015 con le gomme più

morbide, chi ha goduto dell’introduzione della nuova

mescola ultra soft della Pirelli sono i team che rin-

correvano. Questo pone l’attenzione su dove real-

mente sia la Red Bull nella virtuale classifica delle

squadre che prenderanno il via del mondiale, con

una Mercedes difficilmente prendibile ed una Fer-

rari in fuga, la RB12 in questo momento sembra

poco più efficiente della Williams, che a sua volta

si deve guardare dal ritorno di una Force India sor-

prendente.

Ultimo banco di prova

per la Renault

L’incognita sulle prestazioni per Melbourne resta co-

munque quella del propulsore, perché nonostante il ri-

torno del costruttore francese in prima persona possa

aiutare per lo sviluppo durante la stagione, in una gara ci

saranno molte variabili da considerare. La settimana pros-

sima l’ultima occasione di provare le novità per l’Australia.

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I numeri Red Bull

1° giorno

Ricciardo – 1’26”044 – 87 giri

2° giorno

Ricciardo – 1’23”525 – 112 giri

3° giorno

Kvyat – 1’26”497 – 115 giri

4° giorno

Kvyat – 1’24”293 – 95 giri

Migior crono: Ricciardo 1’23”525

Totale giri: 409 – 1.903,89 km percorsi