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Antonio Caruccio

La seconda, ed ultima, settimana di test F.1 sul circuito di Mon-

tmelò, ha messo il team Haas davanti alla realtà. Dopo un

primo approccio incredibilmente sorprendente e positivo, la

compagine americana ha iniziato a fare i conti con le difficoltà

di un mondo completamente rivoluzionario ed opposto a

quello vissuto nelle corse d’oltreoceano sino ad ora. Nelle

quattro giornate recentemente catalane infatti, Esteban Gu-

tierrez e Romain Grosjean non hanno potuto completare l’in-

tero programma di prove realizzato dagli ingegneri, con il

messicano addirittura fermo per tre turni nei primi due giorni.

A bloccare il giovane che lo scorso anno era riserva Ferrari,

prima un problema al sistema di benzina martedì e poi uno al

turbo mercoledì, dopo aver completato il solo giro di installa-

zione.

Per Romain Grosjean, salito in macchina nei due giorni succes-

sivi, le cose non sono andate meglio per via del brake-by-ware

che ha fatto le bizze. Il francese si è piantato in ghiaia in curva

quattro poco prima della pausa pranzo, costringendo ad una

bandiera rossa che ha posto fine anticipata al turno della mat-

tina. Nel pomeriggio, con ancora qualcosa da modificare al si-

stema di frenata e con altre due bandiere rosse a spezzare il

ritmo, Romain è stato ancora autore di un paio di uscite una

delle quali in curva nove che ha impicciato il suo run a gomme

morbide. Mossi forse da pietà o dalle pressioni degli sponsor,

venerdì in Haas hanno rimesso in macchina Gutierrez al pome-

riggio, dopo che al mattino Grosejan e la squadra hanno ca-

pito come sistemare il problema al brake-by-wire, pur non

risolvendolo completamente. Per Esteban invece, è stato im-

portante tornare in macchina avendo avuto la possibilità di

montare le gomme SupeSoft nell’ultima mezzora. “È stato un

mese pieno di sfide per noi. Abbiamo dovuto assemblare la

macchina e venire direttamente ai test, lavorando giorno e

notte senza sosta. Credo che l’intera squadra abbia fatto un

lavoro eccezionale e di questo li ringrazio”, dice il team princi-

pal Guenther Steiner, prima di imballare tutto il materiale per

l’Australia.