Background Image
Previous Page  13 / 56 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 13 / 56 Next Page
Page Background

13

Stefano Semeraro

Due gare due vittorie – e cinque in fila se consideriamo le ultime tre dello scorso anno - 50

punti in classifica e un distacco che inizia a profumare di fuga nei confronti dei suoi due av-

versari più temibili, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Chi sta meglio di Nico Rosberg? Al

momento nessuno, tanto che dopo gli urletti di gioia sparati nella radio sul traguardo, Ro-

sberg ha giocato a smorzare i toni, a minimizzare il risultato. Meglio che gli avversari – in-

terni ed esterni - non si preoccupino, e sottovalutino il pericolo. «Non sto pensando alla

stagione, ragiono passo dopo passo e mi godo il momento», ha detto sornione. «Mi sento

fortunato a guidare un macchina del genere e in Cina andrò per vincere, ma non voglio

guardare troppo avanti». In gara il flop di Hamilton in partenza e lo start tossicchiante di

Kimi Raikkonen gli hanno reso comoda la serata, ma dietro la diplomazia un po' zuccherosa

nei confronti dei rivali si intuisce che Nico è convinto che questo possa essere l'anno buono.

Rosberg come Moss

Sedici vittorie in F.1

«Kimi ha mostrato di poter tenere un ottimo ritmo in gara, sappiamo che la Ferrari è molto

vicina a noi, e non ha ancora mostrato quanto vale davvero, quindi dobbiamo continuare a

spingere. Ma in gara avevo il controllo della situazione. Ho gestito la situazione, cercando

di ridurre i rischi con la strategia e nei pit-stop per portare a casa la vittoria». Quando il fin-

landese ha anticipato la seconda sosta, subito il muretto Mercedes si è affrettato a copiare

l'idea. L'onere di inventarsi qualcosa, di trovare un consiglio da estrarre dal cilindro, ricade

sempre su chi insegue. Con il trionfo in Bahrain Nico è salito a 16 GP vinti, pareggiando Stir-

ling Moss che guarda caso è stato quello a vincerne di più senza mai acchiappare l'iride. Un

destino già scritto da smentire? Mansell, meno precoce fra i campioni del mondo della sto-

ria, impiegò 176 GP prima di firmare il mondiale, Rosberg è a quota 187 partenze, se vuole

togliersi di dosso la nomea di eterno secondo deve sbrigarsi.

Quinta vittoria di fila considerando la fine del 2015

e 17 punti di vantaggio su Hamilton in classifica.

Rosberg vola basso, ma sotto sotto ci spera, mentre

il compagno lo snobba e fuma il narghilè. Già in Cina

capiremo meglio se il tedesco della Mercedes quest'anno

può togliersi la fama di eterno secondo