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è Pat Symonds, che al New York Times ha dichiarato che il mo-

dello-Haas, per team come la Williams, è molto pericoloso. «Sta

completamente erodendo il concetto di costruttore», ha detto

il direttore tecnico della scuderia di Grove. «Quello che Haas

sta facendo è buono per lui, ma non so se è la strada giusta

per la F.1 in generale».

Steiner replica

“Regole uguali per tutti”

Gunther Steiner, il team principal della scuderia americana, non

ha esitato però a replicare. «Penso che tutti dovrebbero prima

guardare a cosa sono capaci di fare, e poi criticare gli altri. I

regolamenti sono uguali per tutti, noi facciamo quello che è

permesso e siamo tranquilli. Tutti vedono come stiamo

agendo». A inasprire gli animi sono evidentemente i premi per

chi si piazza avanti nella classifica costruttori: Haas l'assembla-

tore con un investimento di 100 milioni di dollari rischia di bec-

carsi premi che gli altri 'piccoli' - Manor, Sauber, Force India, e

mettiamoci anche Renault – non riuscirebbero a vedere nem-

meno spendendo di più.

Per il momento però alla Haas pensano soprattutto a festeg-

giare. Il quinto posto di Grosjean è il frutto di una strategia az-

zardata, ma azzeccata, con uno sfruttamento totale dei treni

di gomme supersoft. «Finire quinti ad ogni gara è sperare un

po' troppo», ha ammesso Steiner. «Ma ora il nostro obiettivo

è arrivare sempre nei punti. Ci siamo riusciti finendo la gara

con una sola macchina sia qui sia in Australia, con due do-

vrebbe essere più semplice. Non siamo contenti della gara di

Gurtierrez», ha continuato Steiner. «Esteban ha avuto probabil-

mente dei fastidi ai freni anteriori, dobbiamo controllare, ma è

la seconda gara che non finisce. In Cina il nostro obiettivo è ar-

rivare con entrambe le gare alla bandiera a scacchi»

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Festa al muretto box della Haas

con Gunter Steiner a stringere mani