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GP BAHRAIN

Gli emergenti

Massimo Costa

Il primo punto stagionale della McLaren è arrivato da un ra-

gazzo che se ne stava in Giappone a provare la Super Formula

nei test collettivi di Okayama. Era laggiù, a disperdere il pro-

prio talento per volontà del management McLaren che nono-

stante una stagione 2015 dominante in GP2 e il titolo di vice

campione 2014 al debutto, stesso risultato conseguito in World

Series Renault nel 2013, gli aveva preferito Jenson Button e

l’intoccabile, ovviamente, Fernando Alonso. Ebbene, con lo

spagnolo bloccato dallo staff medico FIA perché non ancora

ripresosi dal pneumotorace e dalla frattura ad una costola rime-

diata nel brutto incidente di Melbourne e riscontrata all’ospe-

dale di Oviedo dopo il suo ritorno in Spagna dall’Australia

(viene da chiedersi perché la FIA non lo abbia subito sottopo-

sto ad accertamenti medici direttamente dopo la prima gara

dell’anno), la McLaren ha fatto venire in tutta fretta Vandoorne.

Il quale sarebbe comunque giunto in Bahrain, ma per starsene

lì come Kevin Magnussen nel 2015 a guardare gli altri correre,

ad annoiarsi e a scaldare sedie.

Stoffel dà la

sveglia a Jenson

La notizia che avrebbe guidato la MP4/31 di Alonso ha scate-

nato il Belgio e certamente emozionato il buon Stoffel. Salito

su una macchina che praticamente non aveva mai guidato

prima, svolto diligentemente il suo lavoro nelle prove libere, in

qualifica ha subito piazzato dato la sveglia a Button mettendo-

selo dietro. Imbarazzante. Dodicesimo Vandoorne, quattordi-

cesimo l’attempato britannico. Considerando il poco tempo

avuto a disposizione per prepararsi, per conoscere la vettura a

lungo provata nei test pre campionato da Alonso e Button,

viene curioso da pensare se il giovane belga con un maggior

numero di km sulle spalle sarebbe riuscito a fare ancora me-

glio, a raggiungere quella top 10 che in Australia la McLaren

non aveva colto. In gara, Button ha lasciato ben presto la com-

pagnia, subito costretto al ritiro e, come Sebastian Vettel,

senza sudare neanche un pochetto. Vandoorne è quindi dive-

nuto l’ancora di salvezza della McLaren, sì proprio colui che è

stato esiliato in Giappone. Una gara incredibile la sua, eccezio-

Stoffel Vandoorne ascolta

gli ultimi consigli prima del via