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GP RUSSIA

La storia di copertina

Massimo Costa

Ogni tanto accade che in F.1 un pilota finisce al centro del mirino. Recen-

temente era capitato a Romain Grosjean, spesso e volentieri protagonista

di incidenti al via dei Gran Premi e per questo motivo fermato per puni-

zione per una gara, precisamente a Monza 2012. Il ragazzo capì che una

corsa è lunga quasi due ore e non dieci secondi e tutto tornò nella norma-

lità. Ora chi avrebbe bisogno di una aggiustatina è Daniil Kvyat. A Sochi

avevano attrezzato una tribuna tutta per lui, da giorni era sotto i ri-

flettori essendo l’eroe del Gran Premio di casa. Tanta pressione a

cui si sono aggiunte le non simpatiche voci relative a Max Ver-

stappen, che secondo radio paddock prenderà il suo posto il

prossimo anno. Uno scambio, con Daniil che ritornerebbe

alla Toro Rosso. Un vero smacco per lui, che era stato pro-

mosso alla Red Bull senza tanto pensarci su da Helmut

Marko, un gesto di riflesso quando apprese che Seba-

stian Vettel aveva firmato per la Ferrari. Ecco, forse in

quel mese di ottobre 2014, Marko avrebbe dovuto

pensarci meglio perché Kvyat non era pronto a en-

trare nel team maggiore. Già il suo ingresso in F.1

era stato affrettato, un capriccio del solito Marko

che lo aveva preferito all’ultimo minuto al più

esperto e solido Antonio Felix Da Costa. Il con-

fronto con Jean-Eric Vergne, al terzo anno in Toro

Rosso, fu tutto a vantaggio del francese che però, a

fine campionato, venne scaricato mentre Kvyat,

come detto, passò in Red Bull.

Su Kvyat l’ombra

di Verstappen

Il russo ha sempre avuto alti e bassi anche se nel 2015 ha

ottenuto più punti di Daniel Ricciardo, 95 contro 92, classi-

ficandosi tra l’altro secondo a Budapest, ma in qualifica l’au-

straliano ha “vinto” 12 a 7. In questo inizio di campionato,

Ricciardo nelle prime quattro qualifiche è sempre stato più ve-

loce di Kvyat, il quale ha iniziato ad innervosirsi sapendo che se non

cambia rapidamente il passo, Marko gli preferirà Verstappen. Non par-

tito in Australia per problemi tecnici, settimo in Bahrain, ottimo terzo in

Cina con quel bel sorpasso alla prima curva che ha mandato in tilt Sebastian

Vettel, Kvyat sul circuito di casa ha messo in scena un vero disastro col-

pendo due volte il tedesco della Ferrari. Il quattro volte campione del

mondo non ha mancato di andare al muretto Red Bull dal suo vecchio

amico Christian Horner chiedendo al team principal inglese di prendere

qualche provvedimento contro il suo pilota. Horner si è scusato ed ha poi

raccontato che Kvyat si è reso conto di averla fatta grossa, considerando

che la sua manovra ha rovinato anche la corsa del compagno di squadra

Daniel Ricciardo, pure lui molto arrabbiato con Daniil.

Kvyat con Verstappen