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GP AUSTRIA

Il pagellone

Lewis Hamilton

10

Una pole straordinaria nella quale ha stracciato il compagno di

squadra quando per guidare al massimo in quelle condizioni di

asfalto serviva il puro istinto. Poi, una gara tutta in salita, una

strategia penalizzante, gli ultimi giri da urlo, la vittoria acchiap-

pata per i capelli grazie alla manovra bislacca di Rosberg. E

adesso i punti che lo separano dal leader del mondiale sono

appena 11.

Max Verstappen

9

Una corsa strepitosa, sempre all’attacco, neanche un errore,

un tentennamento. Il secondo posto equivale al secondo podio

in carriera dopo la vittoria in Spagna. Addirittura, quando si è

trovato primo per il gioco dei pit-stop, ha nuovamente ingag-

giato un duello con Rosberg in recupero, mentre Hamilton ci

ha messo molto meno a passarlo, ma lui non si è tirato indie-

tro.

Jenson Button

9

Come la storia ci insegna, di tanto in tanto durante la stagione

Button ha un sussulto e torna ad essere il pilota che cono-

sciamo. Non quello che si trascina a centro gruppo, e del resto

con questa McLaren c’è ben poco da fare. Ma questa volta But-

ton si è inventato una qualifica straordinaria che gli ha consen-

tito di partire terzo (grazie anche alle penalità altrui). Poi, si è

preso il lusso di occupare il secondo posto per diversi giri du-

rante il Gran Premio. La MP4/31 è quel che è, e inevitabilmente

a un certo punto ha dovuto farsi da parte. Ma è rimasto anco-

rato al vertice ed ha concluso sesto.

Pascal Wehrlein

9

Qualificarsi quasi per la Q3 e concludere decimo dopo essersi

ritrovato ultimo. Il rookie tedesco non era al volante di una

Force India o qualcosa del genere, ma della minuscola Manor.

Eppure su una pista dove lui si trova a meraviglia, ha tirato fuori

il colpo dell’anno. Brava la Mercedes ad avere curato la crescita

di questo ragazzo.

Kimi Raikkonen

8

Una bella corsa, consistente, propositiva, all’attacco. Quarto

podio stagionale, 96 punti che sono gli stessi del compagno

Vettel. Qualcosa vorrà pur dire…

Sebastian Vettel

8

Era avviato a un podio certo quando la gomma ha fatto bum

come a Spa. Colpa del team che lo ha tenuto troppo in pista?

Probabile. Le parole usate sono le stesse di Spa 2015 quando

accadde la stessa cosa, ovvero tutta colpa della Pirelli. Che poi

in Belgio dimostrò che lei c’entrava ben poco…

Romain Grosjean

7

Ci chiedevamo dove fosse mai finito Grosjean che dopo un

avvio di stagione spettacolare si era rifugiato tra gli anonimi di

centro gruppo. Finalmente una gara degna del suo palmares e

la ritrovata zona punti. Anche se in qualifica per la terza volta

ha accusato il colpo arrivato dal compagno Gutierrez.

di Massimo Costa