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Luca

Ghiotto

Così il campionato

1 – Oliver Rowland 79

2 – Antonio Giovinazzi 78

3 – Pierre Gasly 74

4 – Raffaele Marciello 72

5 – Mitch Evans 70

6 – Norman Nato 65

7 – Jordan King 64

8 – Artem Markelov 55

9 – Alex Lynn 51

10 – Nobuharu Matsushita 46

Giovinazzi spaventa

tutti gli avversari

Ma a scavalcare Marciello non è stato soltanto il giovane in-

glese del Renault Driver Academy. In seconda posizione as-

soluta troviamo infatti Antonio Giovinazzi, debuttante vero

schierato dal team Prema, anch’esso alla sua “prima” in GP2.

Il pugliese ormai adottato dalla famiglia Gelael in Indonesia,

ha conquistato il secondo posto in gara 1 e il quarto nella

corsa sprint, 26 punti pesanti che lo rilanciano dopo il ritiro

al Red Bull Ring per noie tecniche nella prima frazione. La

consistenza di Giovinazzi è da paura, così come fa paura

quando comincia a mettere pressione all’avversario che lo

precede. Una cattiveria in termini sportivi e una aggressività

che ci sorprendono perché nel FIA F.3 appariva molto più

compassato, seppure velocissimo e vincente. Invece, Giovi-

nazzi ha capito al volo come ci si deve comportare al volante

della Dallara da 600 cavalli. Chi dorme non piglia pesci, e lui

da buon pugliese non si fa scappare una occasione. Qualche

volta commette piccoli errori, ma considerando che è un tipo

sveglio e che impara in fretta, non dovrebbe più ripeterli. Sta

conoscendo ancora un po’ tutto Giovinazzi: macchina,

gomme, squadra, gestione della lunga main race, pit-stop,

sorpassi, comportamento degli avversari quando sottoposti

a forcing. Sono tantissime le problematiche che un rookie

deve apprendere in GP2 e viene da chiedersi cosa Antonio

potrà fare ancora quando le avrà ben assimilate tutte. In-

tanto, è secondo in campionato a un solo punto da Rowland,

altro tipetto mica da ridere, altro talento vero che sa come

agire e comportarsi dopo due stagioni di alto livello in World

Series Renault (chiedere a Sainz, Gasly o Sirotkin per infor-

mazioni).

Ghiotto finalmente

ora bisogna confermarsi

A Silverstone si è finalmente messo in luce Luca Ghiotto. Vice

campione della GP3, il vicentino rimasto legato al team Tri-

dent aveva faticato tra Montmelò, Monaco e Baku, trovando

anche inconvenienti tecnici inopportuni. Ma dal Red Bull Ring

le cose sono andate meglio con un nono e un quinto posto,

cui ha fatto seguito lo strabiliante weekend inglese. Ghiotto

in qualifica non ha fatto il tempo per nuove noie meccaniche,

come del resto nel turno libero. Partito ultimo, Luca ha dato

vita ad una roboante rimonta che lo ha portato a concludere

in quinta posizione senza che nessuno gli regalasse nulla.

Nella corsa sprint, ritrovando finalmente il sapore del podio

al quale si era ben abituato nel 2015, ha affondato il colpo

ancora di più e con una prova tutta all’attacco, condita da

sorpassi fulminanti, è andato a raggiungere Jordan King, lea-

der della gara. Ma lo sforzo compiuto aveva compromesso

le prestazioni delle gomme così Ghiotto ha pensato bene a

tenersi ben stretto il secondo posto anche se nel finale, con

la pioggia, ha fatto venire i capelli dritti a King avvicinandosi

tantissimo. Bravo Ghiotto dunque, con la speranza che non

rimanga un acuto solitario, ma che venga confermato già a

Budapest tra due settimane, con la complicità del team ov-

viamente… Anche per rimettere in sesto una classifica defi-

citaria, che lo vede dodicesimo con 38 punti.