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GP3

Silverstone

Jacopo Rubino

I giochi di parole rischiano di sprecarsi, cercheremo di non es-

sere banali. Di sicuro, possiamo dire che è stata una corsa di-

sputata sull'acqua a lanciare Antonio Fuoco: per il pilota

calabrese è finalmente arrivata la prima vittoria in GP3 Series,

con una magnifica prestazione in gara 2 a Silverstone. Un suc-

cesso preso di forza, voluto, interpretando meglio di tutti

l'asfalto bagnato con le gomme slick. «All'inizio ho cercato di

essere cauto, ero nono e non ero partito benissimo, ma quando

ho deciso di spingere avevo un ottimo ritmo e ho cominciato

a recuperare», ha raccontato il portacolori della Trident. «Ho

passato Leclerc e Palou e mi sono trovato in prima posizione,

in radio mi dicevano di restare tranquillo, perché ero il più ve-

loce. In una curva ho anche rischiato il testacoda, ma alla fine

sono riuscito a vincere».

Antonio sempre a punti

e in lotta per il titolo

Al termine del weekend britannico, grazie anche al terzo

posto di gara 1, Fuoco è da considerarsi ufficialmente un

pretendente al titolo 2016. Sono 72 i suoi punti in classifica,

contro gli 86 del capoclassifica Leclerc e gli 84 di Alex Albon.

Il resto del gruppo, invece, inizia a perdere contatto. Il di-

stacco dalla leadership è in fondo contenuto, perché ab-

biamo già visto come le sorprese possano essere dietro

l'angolo e la regolarità sia l'arma più utile. Il 20enne della

Ferrari Driver Academy in questo si sta rivelando superbo,

essendo stato fin qui (insieme a Nyck De Vries) l'unico a chiu-

dere sempre in zona punti. Se c'è un aspetto su cui progre-

dire in fretta è semmai la qualifica, dove per adesso Antonio

e la Trident non hanno ancora espresso il massimo del po-

tenziale: «Dobbiamo lavorare sodo per raggiungere le ART

Grand Prix, speriamo di essere al top a Budapest», ha infatti

ammesso.

La vittoria a Silverstone

spinta per il futuro?

«È bello essere tornati a vincere dopo due anni», ha voluto ri-

cordare Fuoco, che aveva assaporato per l'ultima volta questa

gioia nel 2014, quando correva nel FIA F.3. Poi un anno d'esor-

dio interlocutorio in GP3, forse con il team Carlin non più bril-

lante come in passato. Non c'è comunque tempo di lasciarsi

andare ai festeggiamenti, perché sono subito ripresi gli allena-

menti al simulatore di Maranello. Qualche ragionamento sul fu-

turo, tuttavia, può essere interessante: se il trionfo di