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GP BELGIO

Ferrari

Stefano Semeraro

Alla Ferrari non ci sono intoccabili, lo ha riba-

dito il presidente Marchionne prima di Spa:

«Chi non ottiene risultati va a casa, me com-

preso». Il problema è che ultimamente a delu-

dere oltre alla macchina è stato Sebastian

Vettel, il pentacampeon giunto a Maranello per

mostrare miracoli che però, da quando ha ca-

pito che anche per quest'anno si vincerà l'anno

prossimo e che lo scudiero Raikkonen può star-

gli davanti (7- 6 per Kimi fino ad ora il conto in

qualifica) si è incupito. E ha iniziato a sbagliare.

In Cina l'autoscontro con Raikkonen, a Monte-

carlo il podio sfuggito per il troppo tempo

perso dietro a Felipe Massa, in Austria il con-

corso di colpa per non aver cambiato prima le

gomme, poi qualche altra distrazione sparsa in

qualifica e a Spa l'erroraccio alla prima curva,

quando ha stretto Raikkonen rovinando la gara

al team.

Vettel nervoso

ma è onesto

In Belgio la SF16-H è sembrata finalmente com-

petitiva, un doppio podio, considerando la pe-

nalità di Lewis Hamilton era possibile, forse

probabile, ma Seb ha rovinato la festa a tutti.

Riportando a galla vecchie crepe psicologiche.

Quando non sente di avere il destino comple-

tamente nelle proprie mani, o senza l'incalzare

del compagno, il tedesco si fa prendere dal ner-

voso. Gli era capitato alla Red Bull prima con

Mark Webber, poi nell'ultima stagione corsa a

fianco di Daniel Ricciardo. Il suo talento è fuori

discussione, e anche la capacità di lottare in

gara maturata nel corso degli anni, a volte però

tende a reagire in maniera esagerata. A suo

merito va detto che gli errori è abituato a rico-

noscerli. «Ho fatto una partenza fantastica», ha

detto in Belgio. «Volevo la seconda posizione

subito e ho capito in ritardo che Verstappen

stava chiudendo su Kimi, anche se Max non sa-

rebbe mai riuscito a fare la curva. Avrei potuto

lasciare più spazio, ma per me era impossibile

vederlo, così ci siamo toccati in tre. Ho danneg-

giato il fondo e la gomma posteriore destra e

questo mi ha tolto un po' di prestazioni e di

guidabilità, ci è sfuggito il podio però siamo riu-

sciti ad andare a punti».

Monza come Spa

obiettivo podio

Un sesto e un nono posto non

curano le ferite di una stagione

difficile. Nel caldo torrido e inat-

teso di Spa il venerdì di nuovo le

Rosse di Vettel e Raikkonen

hanno faticato a far funzionare

al meglio gli pneumatici, ma sa-

bato in qualifica le cose sono an-

date meglio e nonostante una

gara sfortunata anche domenica

si è capito che un miglioramento c'è stato. A

Monza, nel prossimo appuntamento del Mon-

diale, quello di casa, sarà vietato sbagliare, a

partire da Seb. «Siamo progrediti, e abbiamo

altri sviluppi da portare. Monza è la pista più si-

mile a Spa di tutto il calendario, quindi do-

vremo confermarci competitivi anche lì». Vettel

dovrà stare attento a non imboccare precoce-

mente una deriva 'alonsiana ' (partenza da mo-

tivatore super ottimista, finale da mugugnatore

rancoroso), la Ferrari però deve consegnargli

una monoposto con cui sia possibile come mi-

nimo salire sul podio. Verstappen permet-

tendo. «Su certi episodi ci siamo fatti sentire

con la FIA», ha spiegato Maurizio Arrivabene,

che per quanto riguarda gli sviluppi, tre gettoni

da spendere sul motore, probabilmente fa pre-

tattica. «A Spa abbiamo reagito bene ai pro-

blemi di venerdì, sabato abbiamo avuto dei

buoni riscontri, anche in gara nonostante i

danni riportati al via. Le performance sono

state buone, ora voltiamo pagina e pensiamo

a Monza. Non sappiamo ancora se utilizzeremo

lì o no i gettoni relativi alla power unit, ci stiamo

lavorando, vedremo che fare». Che peccato

non avere a disposizione anche qualche get-

tone di serenità.