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GP BELGIO

Il caso

Raikkonen è preoccupato

“Succederà un incidente”

«Non si corre così», è sbottato Raikkonen. «In partenza credo

che Sebastian non abbia visto che Verstappen era al mio in-

terno, sono rimasto nel mezzo e non ho potuto farci niente;

non la partenza ideale ma è andata così. Non è accettabile in-

vece quello che è capitato dopo. Prima della curva 5 ero nella

scia di Verstappen, stavo usando il Drs ed ero 15-20 Km/h più

veloce di lui, sono uscito di traiettoria e lui ha aspettato per

spostarsi nella mia direzione. Se non avessi inchiodato l'avrei

colpito. Non deve succedere, non è corretto. I commissari per

qualche motivo hanno pensato che era tutto okay, ma se an-

diamo avanti così prima o poi succederà un incidente enorme,

e allora sarà interessante vedere a chi daranno la colpa».

Verstappen risponde

“Io sono corretto”

I due si sono anche parlati («sì ma dopo la gara ci sono opinioni

diverse e poi conta relativamente»), il problema è che Verstap-

pen non sembra aver capito il problema, né si è pentito. «In

partenza la colpa non è stata mia, semmai sono la vittima», si

è giustificato. «Mi hanno tolto spazio e mi sono venuti addosso,

poi non credo di essere stato aggressivo con la Ferrari, anzi è

successo il contrario. Alla prima curva hanno distrutto la mia

gara, quindi dopo non volevo farli passare. Io mi difendo in ma-

niera decisa, ma sono corretto, infatti i commissari non mi

hanno sanzionato». Alla Red Bull vista la sua reazione infantile

hanno provato a calmarlo richiamandolo ai box per il cambio

gomme, il problema è che qualcuno deve fargli capire che così

non va.

Wolff della Mercedes

“E’ diventato pericoloso”

Rosberg e Hamilton sono stati puniti per molto meno, quando

proprio a Spa, dopo un paio di altri episodi, Grosjean si fece

prendere dai nervi, la FIA nel 2012 lo costrinse a stare fermo

un turno. Ammirare il suo indubbio talento è una cosa, tollerare

i suoi capricci – pericolosissimi a 300 all'ora – è un'altra cosa.

Max ha tutte le carte per diventare una vera star, ma non può

pensare di farlo a scapito della carriera e del collo altrui, so-

prattutto decidendo di 'punire' lui chi osa tentare di sorpas-

sarlo. Anche perché qualcuno potrebbe decidere a sua volta

di fargli pagare uno sgarro di troppo. «Io gli avrei tirato un

pugno», ha detto Villeneuve. Altri potrebbero scegliere metodi

più drastici. Difficile immaginare che un tipo come papà Jos, il

Versbatten original, lo prenda da parte per spiegargli meglio

cosa si può e cosa non si può fare in pista. Dovrebbe/potrebbe

pensarci chi ha l'autorità per intervenire codice sportivo alla

mano. «Max porta una ventata fresca in F.1, mi ricorda Senna

e Hamilton», dice Toto Wolff. «Ormai qualche suo avversario

ci pensa due volte prima di tentare di passarlo, ma ho paura

che un giorno possa finire violentemente a muro. Per ora la FIA

non l'ha mai punito, al massimo ha passato qualche momento

difficile durante il briefing dei piloti, ma è pericoloso». Per sé,

oltre che per gli altri.