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GP BELGIO
Force India
Massimo Costa
In F.1 ci sono cose inspiegabili davanti alle quali neanche gli
ingegneri più esperti sanno dare una risposta, fornire un per-
ché. A Spa, le Force India hanno sempre viaggiato fortissimo.
Vai a capire il motivo. Il team diretto da Vijay Mallya, l’uomo
più ricercato dalla giustizia indiana (si fa per dire perché
sanno benissimo che se ne sta rintanato in Gran Bretagna e
non ne varca i confini) domenica scorsa si è ritrovata ad es-
sere la terza forza del mondiale dopo Mercedes e Red Bull
finite sul podio. Ventidue i punti totalizzati in Belgio da Nico
Hulkenberg e Sergio Perez, quarto e quinto al traguardo, e
più di tutti i rivali della Mercedes che ne ha incassati qua-
ranta. Force India aveva fatto meglio a Monte-Carlo, ventitre
punti, ma con i suoi piloti sparigliati: terzo Perez, sesto Hul-
lkenberg. A Spa, ha invece colpito la compattezza della for-
mazione, neanche fossero frecce tricolori. Un risultato
pesante che porta la Force India a motore Mercedes al
quarto posto nella classifica costruttori con 103 punti, due in
più della Williams-Mercedes appena scavalcata. Davanti la
Ferrari, imprendibile con 252. Hulkenberg, che in carriera non
ha mai conquistato un podio, ha concluso per la terza volta
in carriera al quarto posto mentre Perez che di podi ne ha
ottenuti ben sette, questa volta, pur essendo stato perfetto
interprete della giornata, ha subìto il compagno di squadra
chiudendo quinto. Non si possono fare che i complimenti a
tutta la Force India, squadra con base difronte all’ingresso
del circuito di Silverstone, per quanto sta riuscendo a fare
nonostante le difficoltà del suo patron. Che, udite udite, po-
trebbe anche vendere il tutto alla famiglia Mazepin dove il
piccolo di casa corre nel FIA F.3 ed è già inserito nella Force
India avendo svolto sedute al simulatore e anche due gior-
nate di test collettivi a Silverstone.