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Sia Button sia Alonso sono finiti a punti, la rimonta dello spagnolo è
stata favorita anche dalla virtual safety car ma i progressi McLaren sono
ormai consolidati. E l'anno prossimo...
Stefano Semeraro
Attenta, Ferrari: l'anno prossimo potresti guardarti
anche dalla rinata McLaren. Il settimo posto di Fernando
Alonso e il nono del 'pensionato' Jenson Button – che a
quanto pare potrebbe esordire nel 2017 come presen-
tatore della trasmissione inglese cult per i motori, Top
Gear - «non sono cose per cui vale la pena far suinare le
campane della chiesa», sostiene Alonso, ma sono l'en-
nesima conferma che il team pare uscito dalle secche e
progetta un futuro di nuovo da protagonista. Soprat-
tutto considerato che Alonso partito dall'ultima posi-
zione per via delle penalizzazioni sui gettoni di sviluppo
spesi dalla Honda.
«Finire con due macchine nei punti con una che partita
dal 22 esimo posto è il segno dei nostri progressi», con-
ferma Eric Boullier. «La strategia diversa ha funzionato
sia per Jenson sia per Fernando, ora dobbiamo confer-
marci a Suzuka, la gara più importante dell'anno per la
Honda». Traguardo condiviso anche da Yusuke Hase-
gawa, il boss del motorista nipponico: «Ci siamo battuti
bene con Williams e Force India durante tutta la gara,
peccato non essere stati avanti a loro del tutto, ma il
ritmo era quello giusto. Molto incoraggiante in vista del
prossimo Gp».
Alonso incomincia a intravedere la fine del tunnel, e l'ini-
zio di una possibile rivincita su chi lo dava per finito dopo
l'addio a Maranello. «Ero molto sorpreso perché mi sono
trovato nei punti già dopo pochi giri. A quel punto con
il box abbiamo discusso se dovevamo essere conservati
o aggressivi, e alla fine abbiamo deciso di attaccare così
abbiamo utilizzato tutte le gomme soft che ci erano ri-
maste dalla qualifica, e la virtual safety car ci ha dato una
mano. Insomma, avevamo bisogno di un po' di fortuna
dopo la penalizzazione di questa settimana, e l'abbiamo
avuta!» Quella che, di solito, aiuta gli audaci (e i tenaci).