14
GP MALESIA
Red Bull
Daniel,
un copione
di successo
Alla vigilia aveva spiegato
come correre accanto a Verstappen
gli avesse suggerito nuovi trucchetti,
per vincere in Malesia ha copiato
anche i suoi assetti. Ma la grinta è tutta
sua, oltre che di una Red Bull capace
di crescere moltissimo durante l'anno
Stefano Semeraro
Verstappen voleva fargli le scarpe, ma alla fine è stato Max a
dover bere un calice – amarissimo, immaginiamo – dal suo sti-
valetto. Daniel Ricciardo resta l'uomo di punta della Red Bull,
la grande vincitrice finora del girone di ritorno del campionato
2016, e Verstappen per ora deve attendere. Ci ha provato in
tutti i modi l'olandesino a passare il compagno di squadra –
anche se stavolta non ha esagerato - e il loro duello è stato il
momento agonisticamente più esaltante di un GP pieno di
tante altre cose, ma alla fine ha dovuto arrendersi. In pista ha
provato a stimolare anche un ordine di squadra, ma Daniel ha
tirato dritto. Aveva ancora sul gozzo l'occasione persa a
Monte-Carlo, figuriamoci se si faceva scappare la quarta vitto-
ria in carriera, la prima dell'anno dopo le tre dello scorso cam-
pionato. Perchè il Ragazzo che Sorride è divertente,
scanzonato, sempre di buonumore, ma in pista sa tirare fuori
gli artigli, difendersi e attaccare come pochi. Alla vigilia aveva
ammesso di stare imparando qualche trucchetto diabolico dal
compagno, e dopo le libere del venerdì il suo box ha ricopiato
anche l'assetto che Max aveva ottenuto con i suoi meccanici.
Poi, lo ha beffato. Sfruttando soprattutto il momento clou della
partenza, quando è riuscito a evitare il garbuglio fra Vettel e
Rosberg mettendosi subito alle calcagna di Hamilton.