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GP MALESIA

Red Bull

Daniel,

un copione

di successo

Alla vigilia aveva spiegato

come correre accanto a Verstappen

gli avesse suggerito nuovi trucchetti,

per vincere in Malesia ha copiato

anche i suoi assetti. Ma la grinta è tutta

sua, oltre che di una Red Bull capace

di crescere moltissimo durante l'anno

Stefano Semeraro

Verstappen voleva fargli le scarpe, ma alla fine è stato Max a

dover bere un calice – amarissimo, immaginiamo – dal suo sti-

valetto. Daniel Ricciardo resta l'uomo di punta della Red Bull,

la grande vincitrice finora del girone di ritorno del campionato

2016, e Verstappen per ora deve attendere. Ci ha provato in

tutti i modi l'olandesino a passare il compagno di squadra –

anche se stavolta non ha esagerato - e il loro duello è stato il

momento agonisticamente più esaltante di un GP pieno di

tante altre cose, ma alla fine ha dovuto arrendersi. In pista ha

provato a stimolare anche un ordine di squadra, ma Daniel ha

tirato dritto. Aveva ancora sul gozzo l'occasione persa a

Monte-Carlo, figuriamoci se si faceva scappare la quarta vitto-

ria in carriera, la prima dell'anno dopo le tre dello scorso cam-

pionato. Perchè il Ragazzo che Sorride è divertente,

scanzonato, sempre di buonumore, ma in pista sa tirare fuori

gli artigli, difendersi e attaccare come pochi. Alla vigilia aveva

ammesso di stare imparando qualche trucchetto diabolico dal

compagno, e dopo le libere del venerdì il suo box ha ricopiato

anche l'assetto che Max aveva ottenuto con i suoi meccanici.

Poi, lo ha beffato. Sfruttando soprattutto il momento clou della

partenza, quando è riuscito a evitare il garbuglio fra Vettel e

Rosberg mettendosi subito alle calcagna di Hamilton.