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GP MESSICO

Il pagellone

Hamilton

10

Il momento difficile si direbbe definitivamente passato: come

a Austin, Lewis è stato una spanna sopra al compagno Rosberg

marcando la pole e affrontando di fatto l'intera gara in testa,

senza essere disturbato. Unica sbavatura quella al via, quando

è arrivato lungo alla prima frenata e ha dovuto tagliare la chi-

cane. Ora ha 51 vittorie come Alain Prost, e il sorpasso sembra

dietro l'angolo.

Hulkenberg

8

Quinto in qualifica, settimo in gara dietro ai soliti di Mercedes,

Red Bull e Ferrari: da quando ha firmato con la Renault, il te-

desco sembra davvero essere tornato quello che sapevamo ca-

pace di ottimi exploit. A Enstone si staranno fregando le mani

per il 2017.

Ericsson

8

Etichettato di solito come un mediocre pagante, lo svedese sta

in verità facendo buone cose al volante della Sauber. Quella in

Messico è stata probabilmente la più bella gara della sua sta-

gione, chiusa all'11esimo posto dopo essere stato toccato in

avvio da Gutierrez e quindi spinto verso il malcapitato We-

hrlein. Ritrovatosi ultimo, Ericsson ha poi recuperato fino ad

arrivare a un passo dalla zona punti. Sarebbe stata meritata.

Rosberg

7

Difficile capire quanto Nico abbia deciso di gestire, o quanto

Hamilton gli fosse superiore in Messico. Il tedesco in ogni caso

porta a casa un secondo posto perfetto per mantenere la

media necessaria ad aggiudicarsi il titolo. Non senza trovare

due volte Verstappen sulla propria strada...

Ricciardo

7

Gara particolare quella dell'australiano, l'unico a montare su-

bito la gomma media sfruttando la safety-car iniziale. Daniel ha

viaggiato a lungo in ombra, poi nel finale ha effettuato un se-

condo pit-stop per passare alle soft e arrivare addosso a Ver-

stappen e Vettel. Dai quali ha ereditato il podio grazie alle loro

penalità.

Vettel

7

Spesso messo in discussione negli ultimi tempi, invischiato nelle

difficoltà Ferrari, Vettel è stato autore di una bella corsa in Mes-

sico: notevoli i 33 giri percorsi nel primo stint con le gomme

soft, praticamente il doppio degli avversari, per giunta con

tempi sempre di tutto rispetto. Il podio sarebbe stato merita-

tissimo, la penalità ricevuta per la difesa su Ricciardo è forse

davvero troppo severa. Anche perché se Verstappen gli avesse

subito strada, non ci sarebbe stato il ruota a ruota della discor-

dia con l'australiano. Almeno non in quel momento. Un punto

in meno per le troppe lamentele, che cominciano anche a infa-

stidire gli avversari.

a cura di Jacopo Rubino

foto Photo 4