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Avvio a rilento

poi la cavalcata

Eppure la stagione non era cominciata in maniera brillantissima: qual-

che incertezza e una serie di episodi sfortunati avevano fatto sì che

la Force India raccogliese appena 14 lunghezze nei primi cinque

round. La svolta è arrivata a partire dalla gara di Monaco con lo stre-

pitoso podio raggiunto da Sergio Perez, capace poi di ripetersi a

Baku. È quindi iniziata una marcia spedita che ha permesso di sca-

valcare la Williams a Spa-Francorchamps, e tenere poi il ritmo senza

flessioni fino all’epilogo. Tanto che in definitiva il vantaggio sui rivali

di Grove (peraltro dotati della stessa power unit Mercedes) è salito

a un considerevole +35. «Abbiamo mantenuto il nostro piano, fidu-

ciosi della strada presa, e da maggio le cose hanno svoltato in nostro

favore», diceva recentemente il patron Vijay Mallya, sempre pianto-

nato in Gran Bretagna per evitare l’arresto dopo il fallimento della

sua compagnia aerea Kingfisher. E anche questa circostanza rende

ancora più miracoloso il risultato raggiunto.

Perez resta

Hulkenberg saluta

«È stata una corsa abbastanza semplice, ho tenuto d’occhio soprat-

tutto il mio compagno», ha raccontato Hulkenberg della sua dome-

nica a Yas Marina. Il tedesco ha rischiato grosso al via, quando è stato

toccato da Max Verstappen: «Avevo il fondo danneggiato, ma per

fortuna ho potuto tenere il mio passo». Anche Perez è soddisfatto:

«Fa piacere terminare conquistando altri punti. Ho cercato di avvici-

nare Nico, poi nel finale ho dovuto controllare Massa». 59 Gran Premi

sotto lo stesso box, ora però le loro strade si dividono: il messicano,

spente le sirene di mercato, manterrà la stessa casacca, mentre Hul-

kenberg è pronto a iniziare l’avventura in Renault. «Lascio con tanti

bei ricordi, la Force India sarà sempre parte della mia vita. Qui ho

imparato moltissimo e sono orgoglioso di ciò che abbiamo otte-

nuto».

Nel 2017 arriva Ocon

quale futuro per il team?

A ereditare il volante del teutonico sarà il giovanissimo Esteban

Ocon, pupillo Mercedes preferito a Pascal Wehrlein. Il francesino avrà

un’occasione ghiotta per farsi valere, e per quanto mostrato sin qui

alla guida della Manor c’è ampia fiducia nei suoi confronti. Ma più in

generale, cosa ci si può aspettare dalla compagine anglo-indiana nel

2017? Forse un po’ più di peso politico, con la possibilità di restare

al tavolo dello Strategy Group insieme ai big e dare maggiore voce

alle scuderie di seconda fascia. In pista confermare il quarto posto

iridato sarebbe qualcosa di sensazionale, non semplice da pronosti-

care tenendo conto anche del potenziale della stessa Renault e della

McLaren-Honda. Ma ormai abbiamo imparato a non sottovalutare

mai la Force India.