27
Avvio a rilento
poi la cavalcata
Eppure la stagione non era cominciata in maniera brillantissima: qual-
che incertezza e una serie di episodi sfortunati avevano fatto sì che
la Force India raccogliese appena 14 lunghezze nei primi cinque
round. La svolta è arrivata a partire dalla gara di Monaco con lo stre-
pitoso podio raggiunto da Sergio Perez, capace poi di ripetersi a
Baku. È quindi iniziata una marcia spedita che ha permesso di sca-
valcare la Williams a Spa-Francorchamps, e tenere poi il ritmo senza
flessioni fino all’epilogo. Tanto che in definitiva il vantaggio sui rivali
di Grove (peraltro dotati della stessa power unit Mercedes) è salito
a un considerevole +35. «Abbiamo mantenuto il nostro piano, fidu-
ciosi della strada presa, e da maggio le cose hanno svoltato in nostro
favore», diceva recentemente il patron Vijay Mallya, sempre pianto-
nato in Gran Bretagna per evitare l’arresto dopo il fallimento della
sua compagnia aerea Kingfisher. E anche questa circostanza rende
ancora più miracoloso il risultato raggiunto.
Perez resta
Hulkenberg saluta
«È stata una corsa abbastanza semplice, ho tenuto d’occhio soprat-
tutto il mio compagno», ha raccontato Hulkenberg della sua dome-
nica a Yas Marina. Il tedesco ha rischiato grosso al via, quando è stato
toccato da Max Verstappen: «Avevo il fondo danneggiato, ma per
fortuna ho potuto tenere il mio passo». Anche Perez è soddisfatto:
«Fa piacere terminare conquistando altri punti. Ho cercato di avvici-
nare Nico, poi nel finale ho dovuto controllare Massa». 59 Gran Premi
sotto lo stesso box, ora però le loro strade si dividono: il messicano,
spente le sirene di mercato, manterrà la stessa casacca, mentre Hul-
kenberg è pronto a iniziare l’avventura in Renault. «Lascio con tanti
bei ricordi, la Force India sarà sempre parte della mia vita. Qui ho
imparato moltissimo e sono orgoglioso di ciò che abbiamo otte-
nuto».
Nel 2017 arriva Ocon
quale futuro per il team?
A ereditare il volante del teutonico sarà il giovanissimo Esteban
Ocon, pupillo Mercedes preferito a Pascal Wehrlein. Il francesino avrà
un’occasione ghiotta per farsi valere, e per quanto mostrato sin qui
alla guida della Manor c’è ampia fiducia nei suoi confronti. Ma più in
generale, cosa ci si può aspettare dalla compagine anglo-indiana nel
2017? Forse un po’ più di peso politico, con la possibilità di restare
al tavolo dello Strategy Group insieme ai big e dare maggiore voce
alle scuderie di seconda fascia. In pista confermare il quarto posto
iridato sarebbe qualcosa di sensazionale, non semplice da pronosti-
care tenendo conto anche del potenziale della stessa Renault e della
McLaren-Honda. Ma ormai abbiamo imparato a non sottovalutare
mai la Force India.