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GP ABU DHABI

Button e Massa salutano

Massa un saluto da nono

e un regalo dalla Williams...

Nella sua Interlagos, Massa aveva già vissuto una scena da ci-

nema: dopo aver sbattuto, quella camminata in pit-lane sotto la

pioggia resterà uno dei momenti più suggestivi da questa sta-

gione, così tanto da farci dimenticare che c’era una gara in pieno

svolgimento, seppur in regime di safety-car. Il commiato definitivo

è però andato in scena a Yas Marina, con un discreto nono posto

al traguardo: «Sono davvero orgoglioso di aver lottato fino all’ul-

timo giro come ho sempre fatto nella mia carriera», ha commen-

tato il paulista. “Chiudo a testa alta, così come ho cominciato. E

ho avuto un po’ più cura per la macchina sapendo che diventerà

mia...”. Sì, perché come regalo di addio la Williams ha deciso di

consegnarli le chiavi della FW38 che ha guidato in questo 2016.

È stato un anno certamente meno positivo rispetto ai due prece-

denti, durante i quali sono maturati piazzamenti sul podio e per-

sino una pole (nel 2014 in Austria), ma del resto a calare è stata

soprattutto la scuderia di Grove. Ora restiamo in attesa di sco-

prire i piani futuri di Felipe.

Sfortunato Button

che chiude con un ritiro…

Purtroppo, ha avuto un sapore più amaro il commiato di But-

ton: dopo appena 12 giri il cedimento della sospensione ante-

riore destra sulla sua McLaren, davvero anomalo, lo ha

costretto al ritiro. «Per fortuna me ne sono reso conto prima

della frenata. Sono cose capitate raramente, è stata solo sfor-

tuna», ha raccontato il campione 2009, che ha ricevuto comun-

que un fragoroso applauso dal pubblico in tribuna. Non ci sono

però rimpianti: «Mi sono goduto lo stesso questa giornata, le

emozioni prima di salire in macchina, l’atmosfera intorno a me,

con il team e la mia famiglia. Ho fatto bene a indossare gli oc-

chiali da sole in quel momento...».

… ma che esclude

di tornare in F1

Sulla carta il contratto con la McLaren prevede un’opzione per

rientrare nel 2018, ma sembra più una formalità che un’even-

tualità concreta. Già alla vigilia Jenson diceva: «Mi approccio a

questa weekend come se fosse l’ultimo. Non mi vedo di nuovo

a correre in F1, sono felice di quello che ho ottenuto nella mia

carriera. È finita, mi godo il presente». Il 2017 sarà sicuramente

un anno sabbatico dalla categoria regina, magari con la possi-

bilità di dedicarsi maggiormente al thriathlon e di affrontare

una sfida inedita nel motorsport. In ballo restano le ipotesi nel

Global Rallycross in America o nel Super GT in Giappone, sfrut-

tando i buoni rapporti con la Honda.