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GP SPAGNA
Il pagellone
Liberty Media
10
Non c’è che dire, la svolta intrapresa dai nuovi proprietari della
F.1 piace e sta trovando il consenso di tutti. Piccole cose che ad
ogni gara vengono “testate”. A Barcellona, nel paddock è ap-
parso uno stand Heineken all’aperto, un ritrovo simpatico dove
bere una birra rigorosamente analcolica. Cosa impensabile nel-
l’era Ecclestone. Poi, musica in sottofondo, con deejay a mixare,
pass a iosa concessi ai team (quando prima vi era il giannizzero
che li concedeva solo dietro inginocchiamento e preghiera del
povero addetto al marketing) e tanto altro. Ecclestone era pre-
sente a Montmelò, gli sarà salita la pressione alle stelle.
Lewis Hamilton
10
Lo avevamo detto, l’Hamilton abulico di Sochi lascerà veloce-
mente spazio al solito Hamilton. E così è stato: pole e magica
vittoria al termine di una sfida duello con Vettel che ha esaltato
il talento del pilota Mercedes.
Sebastian Vettel
10
E’ stato con Hamilton il protagonista di uno di quei Gran Premi
che rimarranno negli annali della storia della F.1. Qualifica dirom-
pente, gara tutta all’attacco, durissimo con Hamilton quando è
uscito dai box e lo ha tenuto dietro alla prima curva, da capelli
dritti nel sorpasso a Bottas, si è dovuto arrendere all’inglese
quando lo ha sverniciato, come ha detto lui, in fondo al rettifilo
principale. Vettel rimane il leader della classifica generale.
Sergio Perez
8
Il messicano si piazza quarto con la Force India, un’altra mera-
vigliosa perla da aggiungere alla sua seconda parte della car-
riera in F.1.
Esteban Ocon
8
Semplicemente fantastico. Quinto dopo appena 14 GP dispu-
tati, di cui nove con la impossibile Manor. Quindi, al suo quinto
GP con una monoposto vera, la Force India, il francese strabilia
di nuovo ottenendo punti per la quinta volta consecutiva.
Pascal Wehrlein
8
Ancora non ci si capacita della gara incredibile che ha messo
in piedi. Su un circuito probante per i piloti e le monoposto,
Wehrlein ha portato la derelitta Sauber in una impensabile ot-
tava posizione. Unico a fare un solo pit-stop, al giro 33. Quindi,
una perfetta gestione delle gomme da parte sua il ché non gli
ha impedito di affrontare duelli all’arma bianca.
Daniel Ricciardo
7
Arrivare sul podio è sempre una bella cosa, soprattutto se è il
primo dell’anno e lo ottieni con una Red Bull che a momenti
veniva doppiata da Hamilton e Vettel. In attesa di qualche ge-
nialata di Newey che però sembra non arrivare, Ricciardo dopo
un avvio non perfetto (che però gli ha evitato di finire nel bel
mezzo del casino alla prima curva) ha fatto perfettamente il suo
lavoro anche se lo schiaffo preso in qualifica da Verstappen è
di quelli che fan pensare.
a cura di Massimo Costa
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