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GP SPAGNA
Il caso
Ericsson, un veterano
che non lascia il segno
Il più anziano di tutti è Ericsson, quasi un veterano essendo al quarto
anno di F.1. Qualche momento di gloria lo ha vissuto nel 2015 con-
quistando nove punti, sua prima stagione in Sauber dopo il debutto
avvenuto nel 2014 con la Caterham. Poi, il nulla. Lo scorso anno ha
patito il compagno di squadra Felipe Nasr, ingiustamente rimasto
fuori dalla F.1, questa stagione ha rischiato la figuraccia con Antonio
Giovinazzi in qualifica a Melbourne e Shanghai, mentre ora con Pa-
scal Wehrlein che si è ripreso il suo posto, sono guai seri. Ericsson
in qualifica ha sempre subìto il tedesco che per due volte è entrato
nel Q2, obiettivo fallito dallo svedese nelle ultime tre uscite. In gara
poi, c’è un abisso tra i due e lo si è visto anche domenica scorsa a
Montmelò, conWehrein ottavo al traguardo anche se in questa oc-
casione Ericsson si è piazzato undicesimo. Si sa che Marcus corre
grazie agli sponsor, non è certo l’unico e non sarà l’ultimo, ma di
certo il biondo 26enne dovrebbe dare qualcosina in più. Perché con
l’arrivo della Honda nel 2018, il suo destino appare segnato.
Palmer in crisi
Rischia il posto?
E’ in crisi nera Palmer. L’inglese che nel 2014 ha vinto il campionato
GP2 al quarto anno, nel 2015 era entrato nel teamLotus come terzo
pilota, partecipando a ben tredici turni di prove libere nei weekend
dei Gran Premi. Promosso titolare dalla Renault quando il costrut-
tore francese ha rilevato Lotus, nel 2016 si è salvato causamancanza
totale di competitività della vettura che guidava. Ora che le cose
Marcus
Ericsson