24
GP SPAGNA
L’impresa
Il capolavoro
di Wehrlein
Massimo Costa
Neanche un mese fa pareva KO, definitivamente. Su di lui, mille
voci, molti dubbi, molte imprecisioni. Dovute anche alla poco com-
prensibile mancanza di informazioni, di chiarezza, che l’entourage
di Pascal Wehrlein ha omesso di fornire. Il tedesco della Sauber,
che aveva dovuto saltare le prime due gare stagionali perché non
a posto fisicamente per quell’incidente alla Race of Champions di
fine gennaio, da quando si è ripreso la Sauber dalle mani di Anto-
nio Giovinazzi, ha subito fatto faville. Entrando in Q2 a Sakhir, sof-
frendo a Sochi per la non competitività della sua monoposto, ma
strabiliando a Montmelò. Wehrlein, 15esimo in qualifica, ha con-
quistato un’ottava posizione che era impensabile alla vigilia con
una Sauber spinta dal motore Ferrari 2016. C’è molto del pilota
tedesco in questo risultato, maturato grazie alla decisione di ef-
fettuare un solo pit-stop. Non è facile tenere ritmi alti e allo stesso
tempo non distruggere le gomme. La sosta Wehrlein l’ha fatta al
giro 33, passando dalle soft alle medie, poi, via fino all’arrivo. Va
detto che nessuno ha tenuto la medesima strategia, tutti gli altri
si sono fermati al box due volte. Grazie a Wehrlein, la Sauber ha
preso i primi punti del 2017 (quattro), già due in più di quelli otte-
nuti nel 2016 quando nella penultima corsa in Brasile Felipe Nasr
si era piazzato nono sotto la pioggia. Unica volta in top 10. Per
Wehrlein, quelli conquistati in Spagna non sono i primi punti in
carriera in F.1. L’anno scorso con la Manor aveva compiuto la gara
della vita arrivando decimo a Spielberg.