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GP SPAGNA

L’impresa

Il capolavoro

di Wehrlein

Massimo Costa

Neanche un mese fa pareva KO, definitivamente. Su di lui, mille

voci, molti dubbi, molte imprecisioni. Dovute anche alla poco com-

prensibile mancanza di informazioni, di chiarezza, che l’entourage

di Pascal Wehrlein ha omesso di fornire. Il tedesco della Sauber,

che aveva dovuto saltare le prime due gare stagionali perché non

a posto fisicamente per quell’incidente alla Race of Champions di

fine gennaio, da quando si è ripreso la Sauber dalle mani di Anto-

nio Giovinazzi, ha subito fatto faville. Entrando in Q2 a Sakhir, sof-

frendo a Sochi per la non competitività della sua monoposto, ma

strabiliando a Montmelò. Wehrlein, 15esimo in qualifica, ha con-

quistato un’ottava posizione che era impensabile alla vigilia con

una Sauber spinta dal motore Ferrari 2016. C’è molto del pilota

tedesco in questo risultato, maturato grazie alla decisione di ef-

fettuare un solo pit-stop. Non è facile tenere ritmi alti e allo stesso

tempo non distruggere le gomme. La sosta Wehrlein l’ha fatta al

giro 33, passando dalle soft alle medie, poi, via fino all’arrivo. Va

detto che nessuno ha tenuto la medesima strategia, tutti gli altri

si sono fermati al box due volte. Grazie a Wehrlein, la Sauber ha

preso i primi punti del 2017 (quattro), già due in più di quelli otte-

nuti nel 2016 quando nella penultima corsa in Brasile Felipe Nasr

si era piazzato nono sotto la pioggia. Unica volta in top 10. Per

Wehrlein, quelli conquistati in Spagna non sono i primi punti in

carriera in F.1. L’anno scorso con la Manor aveva compiuto la gara

della vita arrivando decimo a Spielberg.