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Quarto posto blindato

Toro Rosso

e Williams doppiate

«Adesso abbiamo più del doppio dei punti rispetto alla scuderia

quinta in classifica», ha infatti evidenziato il vice team principal

Bob Fernley. Sì, perché se la Force India vola a quota 71, la Toro

Rosso è rimasta inchiodata a 29 con una domenica disastrosa per

Sainz e Kvyat. E la Williams, al momento sesta, è a 22 dopo aver

gioito per la nona piazza conquistata dal rookie Lance Stroll. In-

somma, ci si accontenta di poco fra quella che dovrebbe essere

la diretta concorrenza. Non è così per la Force India, che a Mon-

treal aveva nel mirino addirittura la Red Bull di Daniel Ricciardo,

terzo sotto la bandiera a scacchi. «In questa pista i sorpassi sono

difficili, siamo dovuti rimanere nella sua scia», ribadisce Fernley.

In ogni caso c’è di che essere orgogliosi: «La macchina è stata

competitiva per tutto il weekend, è una enorme soddisfazione

vedere il nostro potenziale concretizzato così. Questo è incorag-

giante per i Gran Premi per a venire, specialmente per Baku dove

andremo fra due settimane». E dove la Force India, dodici mesi

fa, era salita sul podio con Perez.

Ocon ha sognato il podio

ma Perez non era d’accordo...

Podio appunto, quello che questa volta ha sognato Ocon. Ritar-

dando la sosta ai box il francesino si è trovato addirittura a viag-

giare secondo, poi con gomme meno usurate rispetto al

compagno voleva avere strada libera per andare tentare il col-

paccio. Da qui un intenso scambio di messaggi via radio. Perez,

uno tutt’altro che facile da ammaestrare, non ci ha pensato mi-

nimamente. «Sono un po’ arrabbiato perché secondo me il podio

era possibile», ha ribadito il giovane pupillo Mercedes. Il messi-

cano, invece, ha replicato: «Sapevo che Esteban aveva pneuma-

tici più freschi, gli ingegneri mi avevano avvisato, ma io ho detto

di lasciarci gareggiare. Credo che la squadra sia stata corretta e

ha rispettato il mio punto di vista. Abbiamo battagliato, ma in

modo leale».

Una coppia determinata

una squadra sempre più forte

Caso chiuso? Si vedrà. Salutato Nico Hulkenberg, la compagine

di Silverstone ha comunque trovato un validissimo sostituto,

ormai già all’altezza di un Perez investito del ruolo di leader, e

sempre in attesa della fatidica chiamata di una scuderia di ver-

tice. L’infelice esperienza in McLaren del 2013 sembra distante

anni luce. La coppia Perez-Ocon è una delle più interessanti di

questa Formula 1, e «la loro battaglia è stata uno dei temi caldi

della corsa», ha ricordato Fernley. Poco male se poi Sebastian

Vettel nella sua rimonta è riuscito a scavalcare entrambe le

VJM10 mostrando i suoi muscoli e quelli di una Ferrari chiara-

mente superiore. Perché la Force India sembra adesso proiettata

a dar fastidio ai grandi, più che a giocarsela con il resto della se-

conda fascia: il che ha quasi del miracoloso, visto il limitato bud-

get a disposizione e l’assenza del patron Vijay Mallya, sempre

invischiato nei guai con la giustizia.