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GP AZERBAIJAN
La polemica
Jacopo Rubino
A Montreal in fondo ci avevano fatto divertire, Sergio Perez ed
Esteban Ocon. Da un lato il francesino scalpitante, che sognava
di andare a caccia del primo podio in Formula 1, dall’altro il
messicano, tipo tosto, che proprio non ci ha pensato a dargli
strada in nome della causa Force India, rispedendo al mittente
le richieste via radio. Le tensioni accumulate sembravano co-
munque già messe in archivio, complice una telefonata di Ocon
al compagno di squadra: «L’ho chiamato durante la settimana,
quando eravamo più rilassati. Ci siamo confrontati ed è tutto
risolto», aveva assicurato giovedì alla vigilia del Gran Premio
d’Azerbaijan. Poi le cose sono andate diversamente.
Un contatto fratricida
il podio era possibile
Le rosa Force India sono state decisamente competitive anche
a Baku (dove Perez, lo ricordiamo, aveva chiuso terzo nel 2016),
e in una gara fra le più pazze che si ricordino poteva essere in
gioco un risultato notevole. Di quelli da ricordare: quel podio
fonte di discordia in Canada, magari anche qualcosa di più con-
siderata la serie di incredibili eventi. Alla seconda ripresa dalla
safety-car, Perez è quarto davanti a Ocon: il transalpino nella
piega a 90 gradi di curva 2 si butta all’interno, ma porta
«Checo» verso il muro. Inevitabile la frittata. Ad avere la peggio
è Perez, che alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca nono-
stante i tentativi di riparazione sfruttando la successiva ban-
diera rossa.
Per la squadra
episodio inaccettabile
Esteban, pur rimediando una foratura, danni a un condotto dei
freni, alla T-Wing e al fondo, ha potuto proseguire dopo aver
effettuato il cambio gomme, chiudendo poi in sesta piazza.
Sono maturati quindi altri punti utili per il Mondiale Costruttori,
in cui la compagine di Silverstone resta saldamente quarta a
79 punti. Ma non può esserci soddisfazione, di fronte a un
duello interno divenuto ormai infuocato: «Rivedremo tutto in
modo attento, parleremo ai piloti e diremo che in così non è
accettabile», ha tuonato il responsabile operativo Otmar Szaf-