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GP G.BRETAGNA

La polemica

Sainz e Kvyat

si accusano a vicenda

«Dalle immagini è molto chiaro cosa sia successo. Stiamo lot-

tando per la posizione, ci diamo spazio a vicenda, ma uno dei

due perde il controllo e sbatte contro l'altro», mette in chiaro

Sainz. «Ne discuteremo però all'interno del team, sono que-

stioni che devono restare fra noi». Kvyat è al secondo pasticcio

di fila, perché alla prima curva in Austria aveva già tamponato

Fernando Alonso. E si sfoga: «Il sorpasso lo avevo fatto, ma al-

l'interno ti trovi sullo sporco e vai in sottosterzo. Sono frustrato

per la penalità, i commissari dicono di battagliare e poi si vede

questo. Il mio Gran Premio era già rovinato». Peraltro, Daniil

dovrà stare attento a mettersi ancora nei guai: beccandosi altri

due punti sulla patente è salito a una pericolosa quota 9, e a

12 scatta la sospensione automatica per un weekend.

Kvyat sotto pressione

per il proprio futuro?

Uno scenario invocato ad esempio da Jacques Villeneuve:

«Non so cosa stia cercando di fare», ha commentato ad Auto-

sport il campione del mondo 1997, oggi opinionista TV. «Ha un

brutto atteggiamento, merita di starsene a casa per riflettere.

Non è la prima volta che va oltre il limite, forse la Formula 1 è

troppo veloce per lui». O forse Daniil non ha la serenità giusta,

in attesa di conoscere il proprio futuro. Durante il fine setti-

mana Christian Horner, team principal della sorella maggiore

Red Bull, aveva speso parole rassicuranti («non c'è ragione per-

ché non venga confermato»), mentre il diretto interessato pre-

meva: «Sarebbe bello saperlo il prima possibile, in questo

modo ci si può concentrare sul lavoro».

Sainz in rotta col team

vuole cambiare aria

Dall'altro lato del box, c'è un Sainz fin qui più competitivo, ma

divenuto insofferente alla permanenza in Toro Rosso. Il sedile

che nelle intenzioni doveva essere il trampolino di lancio, rischia

di trasformarsi in una gabbia dorata per lo scalpitante madri-

leno, desideroso di fare il salto di qualità. Scenario al momento

impossibile restando nella galassia Red Bull, visto che nella scu-

deria maggiore Daniel Ricciardo e Max Verstappen sono blin-

datissimi. Per l'iberico sono circolate voci di un immediato

passaggio in Renault sostituendo il deludente Jolyon Palmer,

ma a quanto pare non c'è alcun fondamento come confermato

a Italiaracing dallo stesso Sainz e dal team principal Renault

Cyril Abiteboul in conferenza stampa. Il tutto nonostante la

casa francese abbia più volte manifestato interesse in un suo

ingaggio. La spaccatura con la Toro Rosso, comunque, è con-

sumata: basti pensare al sarcastico messaggio radio per com-

mentare il ritiro in Austria, dovuto a problemi tecnici, o ad al-

cuni confronti con il management avvenuti a mezzo stampa. A

ciò si aggiunge la convivenza interna con lo stesso Kvyat, sem-

pre più tesa. I due non sono mai stati amici, nonostante una

carriera vissuta fianco a fianco sin dal karting, e poi nella lunga

scalata tra Formula BMW, Formula Renault 2.0, F3 e GP3. Ma

gli ultimi eventi hanno forse condotto al punto di non ritorno.

C'è la variabile Gasly

occasione per il francese?

Sui due, inoltre, incombe lo spettro di Pierre Gasly: il france-

sino, campione uscente della vecchia GP2, al momento è stato

«parcheggiato» nella Super Formula in Giappone, oltre ad es-

sere ufficialmente terzo pilota Red Bull. Ma ormai avrebbe tutte

le carte in regola per essere titolare nella categoria regina, e

qualcuno potrebbe farne le spese in caso di nuovi incidenti o

eccessive interperanze. Conviene rimboccarsi le maniche e

pensare all'Ungheria, per evitare che la situazione precipiti:

persa la quinta posizione nella classifica Costruttori, riconqui-

stata dalla Williams, per la Toro Rosso il rischio è di subire il

sorpasso anche da parte di Haas e Renault.