20
GP G.BRETAGNA
La polemica
Sainz e Kvyat
si accusano a vicenda
«Dalle immagini è molto chiaro cosa sia successo. Stiamo lot-
tando per la posizione, ci diamo spazio a vicenda, ma uno dei
due perde il controllo e sbatte contro l'altro», mette in chiaro
Sainz. «Ne discuteremo però all'interno del team, sono que-
stioni che devono restare fra noi». Kvyat è al secondo pasticcio
di fila, perché alla prima curva in Austria aveva già tamponato
Fernando Alonso. E si sfoga: «Il sorpasso lo avevo fatto, ma al-
l'interno ti trovi sullo sporco e vai in sottosterzo. Sono frustrato
per la penalità, i commissari dicono di battagliare e poi si vede
questo. Il mio Gran Premio era già rovinato». Peraltro, Daniil
dovrà stare attento a mettersi ancora nei guai: beccandosi altri
due punti sulla patente è salito a una pericolosa quota 9, e a
12 scatta la sospensione automatica per un weekend.
Kvyat sotto pressione
per il proprio futuro?
Uno scenario invocato ad esempio da Jacques Villeneuve:
«Non so cosa stia cercando di fare», ha commentato ad Auto-
sport il campione del mondo 1997, oggi opinionista TV. «Ha un
brutto atteggiamento, merita di starsene a casa per riflettere.
Non è la prima volta che va oltre il limite, forse la Formula 1 è
troppo veloce per lui». O forse Daniil non ha la serenità giusta,
in attesa di conoscere il proprio futuro. Durante il fine setti-
mana Christian Horner, team principal della sorella maggiore
Red Bull, aveva speso parole rassicuranti («non c'è ragione per-
ché non venga confermato»), mentre il diretto interessato pre-
meva: «Sarebbe bello saperlo il prima possibile, in questo
modo ci si può concentrare sul lavoro».
Sainz in rotta col team
vuole cambiare aria
Dall'altro lato del box, c'è un Sainz fin qui più competitivo, ma
divenuto insofferente alla permanenza in Toro Rosso. Il sedile
che nelle intenzioni doveva essere il trampolino di lancio, rischia
di trasformarsi in una gabbia dorata per lo scalpitante madri-
leno, desideroso di fare il salto di qualità. Scenario al momento
impossibile restando nella galassia Red Bull, visto che nella scu-
deria maggiore Daniel Ricciardo e Max Verstappen sono blin-
datissimi. Per l'iberico sono circolate voci di un immediato
passaggio in Renault sostituendo il deludente Jolyon Palmer,
ma a quanto pare non c'è alcun fondamento come confermato
a Italiaracing dallo stesso Sainz e dal team principal Renault
Cyril Abiteboul in conferenza stampa. Il tutto nonostante la
casa francese abbia più volte manifestato interesse in un suo
ingaggio. La spaccatura con la Toro Rosso, comunque, è con-
sumata: basti pensare al sarcastico messaggio radio per com-
mentare il ritiro in Austria, dovuto a problemi tecnici, o ad al-
cuni confronti con il management avvenuti a mezzo stampa. A
ciò si aggiunge la convivenza interna con lo stesso Kvyat, sem-
pre più tesa. I due non sono mai stati amici, nonostante una
carriera vissuta fianco a fianco sin dal karting, e poi nella lunga
scalata tra Formula BMW, Formula Renault 2.0, F3 e GP3. Ma
gli ultimi eventi hanno forse condotto al punto di non ritorno.
C'è la variabile Gasly
occasione per il francese?
Sui due, inoltre, incombe lo spettro di Pierre Gasly: il france-
sino, campione uscente della vecchia GP2, al momento è stato
«parcheggiato» nella Super Formula in Giappone, oltre ad es-
sere ufficialmente terzo pilota Red Bull. Ma ormai avrebbe tutte
le carte in regola per essere titolare nella categoria regina, e
qualcuno potrebbe farne le spese in caso di nuovi incidenti o
eccessive interperanze. Conviene rimboccarsi le maniche e
pensare all'Ungheria, per evitare che la situazione precipiti:
persa la quinta posizione nella classifica Costruttori, riconqui-
stata dalla Williams, per la Toro Rosso il rischio è di subire il
sorpasso anche da parte di Haas e Renault.