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GP ITALIA

La terza forza

Massimo Costa

E’ sì, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Cosa sarebbe

la Red Bull senza Daniel Ricciardo? Poca cosa probabilmente

considerando che il baby fenomeno Max Verstappen sta

uscendo con le ossa rotte dal confronto con l’australiano.

Dopo tredici gare, l’olandese ha la metà dei punti di Ric-

ciardo e buon per la Red Bull che c’è Daniel sennò nella clas-

sifica costruttori il terzo posto se lo sognerebbe. Certo,

Verstappen ha perso diversi punti per problemi tecnici, ma

in altre tre occasioni si è ritrovato KO o con risultati sotto

le aspettative per colpe sue o perché coinvolto in incidenti,

come a Spielberg alla prima curva dopo il via, dove però era

partito malissimo. Per non parlare di Budapest quando ha

eliminato dopo due curve il compagno di squadra. Dunque,

meno male che Ricciardo c’è, rubando lo slogan a qual-

cuno… Costretti a partire in settima e ottava fila, dopo le

brillanti qualifiche sotto diluvio universale che li avevano

visti secondo (Max) e terzo (Daniel), la Red Bull aveva deciso

di far partire i suoi due ragazzi con gomme soft. Da rilevare

che tutti gli altri, al contrario, iniziavano la gara con le su-

persoft. La strategia era quella di fare una corsa conserva-

tiva nella prima parte, recuperando comunque posizioni

quando gli altri si fermavano per il cambio gomme. E poi at-

taccare nel finale. Ricciardo ha svolto alla perfezione il com-

pito, Verstappen è andato all’attacco a testa bassa fin da

subito rischiando e finendo per urtarsi alla prima variante

con Felipe Massa mandando tutto a “ramengo”. Ricciardo,

Il contatto tra Massa e Verstappen

che ha costretto l’olandese

ad uno stop imprevisto