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FORMULA 2
Il fatto
Sui due trionfi
la bandiera italiana
I due ragazzi italiani si sono spartiti le vittorie in palio nel weekend di
casa, pieno di emozioni e colpi di scena complice il meteo che ha ri-
mescolato tutte le carte. Sono stati degni padroni del Tempio della
Velocità, come in GP2 erano già riusciti ad essere Giorgio Pantano,
Luca Filippi, Davide Valsecchi e, dodici mesi fa, Antonio Giovinazzi.
C'è solo un dispiacere: Fuoco non ha potuto celebrare realmente il
trionfo di gara 1, maturato a tavolino quando era ormai passata la
mezzanotte. Il calabrese aveva chiuso secondo al traguardo alle spalle
dello stesso Ghiotto, balzato in testa all'ultimo giro beffando Nyck
De Vries e Leclerc, venuti al contatto pochi istanti dopo. Ma a freddo,
i commissari hanno inflitto 5 secondi di penalità a Luca, classificato
4° per il taglio della Prima Variante compiuto arrivando lungo in fre-
nata, e definito come fonte di vantaggio.
Risultati sempre in bilico
nella categoria cadetta
Giudizio magari condivisibile, ma più che altro cogliamo l'occasione
di sottolineare come ormai, nella categoria cadetta (e già dai tempi
della vecchia GP2) ci sia la sensazione che ogni risultato sia provviso-
rio, soggetto a cambiamenti dopo le verifiche tecniche o l'analisi del-
l'azione in pista. Nel motorsport ovviamente può accadere, ma tale
frequenza non è un buon biglietto da visita. Con più rapidità da parte
degli stewards, a Ghiotto sarebbe stata risparmiato il dispiacere di
perdere così il primo posto («un pugno nello stomaco», lo ha definito
il diretto interessato), e a Fuoco sarebbe stata data la gioia di salire
per davvero sul gradino più alto. Parliamo anche da italiani, ma già
sette giorni prima in Belgio era stato ribaltato il verdetto della Fea-
ture Race in favore del russo Artem Markelov: chissà che la FIA e Li-
berty Media, volenterosa di nobilitare anche i campionati di supporto,
non possa rifletterci per il futuro.