36
FORMULA 2
Il fatto
Frecce
tricolori
Ghiotto e Fuoco sono stati i grandi protagonisti della serie
cadetta, scambiandosi, loro malgrado, il gradino più alto
della prima gara monzese e festeggiando nuovamente
con lo champagne al termine della seconda corsa
Jacopo Rubino
Li volevamo lì in cima sin dall'inizio della stagione di
Formula 2, Luca Ghiotto e Antonio Fuoco. Ma al-
meno l'attesa si è conclusa nel circuito che più conta
per un pilota italiano, Monza. I nostri rappresentanti
alla vigilia erano venuti qui affrontando cammini
molto diversi. Il veneto, alla seconda campagna
nella categoria cadetta, è sempre stato fra i princi-
pali protagonisti con il team Russian Time. Un ma-
cinatore di punti, con appena due battute a vuoto:
come lui, nessuno. Gli mancava soltanto una gemma
per coronare un ruolino di marcia da top driver. Dal-
l'altro lato, il giovane cosentino sostenuto dalla Fer-
rari Driver Academy, alfiere Prema al fianco del
mattatore Charles Leclerc. Il monegasco si è subito
cucito addosso la F.2, Antonio ha forse avuto biso-
gno di più tempo. E la cattiva sorte lo ha spesso col-
pito, senza permettergli di concretizzare un
potenziale che c'era, ma è rimasto imbrigliato in
troppe occasioni. La rotta ha cominciato a cambiare
in Austria, e la pausa estiva sembra avergli giovato
sul serio: bene a Spa, benissimo in terra brianzola.
Luca Ghiotto
e Antonio Fuoco
sul podio
di Monza