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Il riscatto di Ghiotto
vittoria di forza domenica
Tornando alla pista, Fuoco e Ghiotto hanno certamente beneficiato
degli infiniti di colpi di scena che hanno caratterizzato gara 1, scat-
tata con due ore di attesa dopo la pioggia che ha tenuto in scacco
le qualifiche di F1. Su tutti la ruota persa da Oliver Rowland, o il
già citato contatto De Vries-Leclerc: ma si erano messi nelle condi-
zioni di farlo, con prestazioni convincenti, manovre di attacco da
manuale e pochissimi errori. «Credo di aver dormito solo tre ore,
siamo stati fino a tardi dagli stewards. Poi ho cercato di rimanere
calmo, però è stata dura prendere sonno. Non mi sentivo pronto
al 100 per cento, ma salito in macchina è tutto passato», ha rac-
contato emozionato Ghiotto. Smaltita la delusione, in gara 2 si è
ripreso quanto tolto: quinto in griglia, ci ha messo tutta la sua
grinta per portarsi in testa e andare a vincere, questa volta senza
contestazioni. «L'ho detto anche via radio, forse è la miglior vittoria
della mia carriera. Quando ti tolgono un successo e il giorno dopo
vinci ancora, è una sensazione incredibile. Volevo davvero ottenere
un trofeo sulla pista di casa. Abbiamo dimostrato di essere stati
davvero veloci sia sul bagnato che sull'asciutto, non era solo for-
tuna».
Fuoco terzo in gara 2
da Monza la spinta decisiva?
Fuoco ha invece legittimato la promozione a tavolino aggiudican-
dosi in rimonta la terza piazza di domenica. «Ieri siamo stati un po'
fortunati con la penalità di Ghiotto, ma avevo fatto tutto nel modo
giusto. Oggi la partenza non è stata perfetta, ma avevo una mac-
china fantastica con cui ho potuto spingere ad ogni giro», ha poi
sintetizzato l'aspirante ferrarista. «È stato un weekend indimenti-
cabile». A Monza, del resto, nessuno ha accumulato tanti punti
come loro. Ghiotto ora può ambire davvero alla medaglia d'ar-
gento in campionato, piombando a -9 da Rowland e a -2 da Mar-
kelov. E in più, ci viene da dire, ha confermato come la Williams ci
avesse visto lungo a offrirgli la chance del test in Ungheria, piena-
mente sfruttata. Per Fuoco, invece, ci auguriamo che questa sia la
spinta decisiva verso un epilogo di stagione da protagonista, e a
un 2018 di primo piano.