15 Mar [20:41]
Rossi rinnova con la Yamaha
In MotoGP fino alla fine del 2020
Eterno Valentino Rossi. Giusto alla vigilia del Gran Premio del Qatar, è divenuto ufficiale il rinnovo per altri due anni con la Yamaha: il Dottore sarà in MotoGP almeno fino alla fine del 2020, quando avrà addirittura 41 anni. "Voglio ringraziare la Yamaha per la fiducia in me, perché la sfida sarà difficile", ha raccontato. "Dovrò impegnarmi molto, allenarmi, ma sono pronto. Le motivazioni non mi mancano".
Quella alle porte sarà la 13esima stagione del pilota di Tavullia con la casa nipponica, dove approdò nel 2004 lasciando clamorosamente la Honda. Da allora, in 206 gare in sella alla M1, sono arrivate 56 vittorie, altri 89 podi, e quattro titoli iridati. In mezzo, fra il 2011 e 2012, la poco fortunata parentesi in Ducati.
"Quando ho firmato il mio ultimo contratto con la Yamaha, nel marzo 2016, avevo immaginato che sarebbe stato l'ultimo in MotoGP. In quel momento decisi che avrei scelto nei due anni successivi, e sono giunto alla conclusione di voler continuare: correre è ciò che mi fa stare bene", ha sottolineato Rossi. "Lavorare con il mio team e gli ingegneri giapponesi è un piacere, sono felice".
Lin Jarvis, direttore del reparto corse Yamaha, ha aggiunto: "È stato facile raggiungere un accordo. Nonostante la lunga carriera in questo sport, Valentino è motivato come non mai e rimane chiaramente un top-rider. Il nostro lavoro adesso è dargli la miglior moto possibile, con cui lottare per le vittorie e per il campionato".
La Yamaha ha perciò blindato la sua attuale coppia: nelle scorse settimane era già stato annunciato il rinnovo con Maverick Vinales, sempre fino al 2020. "Questo ci permette di concentrare tutte le nostre energie sul 2018", ha sottolineato Jarvis. Sfumano invece le chances di promozione per Johann Zarco, attuale portacolori Tech 3: lo stesso Jarvis non ha però escluso l'ipotesi di una terza M1 con supporto ufficiale destinata al francese, se dovesse mantenere i legami con il marchio del Diapason. La concorrenza, a cominciare dalla KTM, bussa tuttavia alla sua porta.