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“Sarebbe bello, ma non credo di riuscire a
farcela...”. Terzo assoluto dietro a Corrado
Fontana e a Rudy Michelini, Gabriele Cogni
non si concede molte chances di riuscire a
chiudere la stagione in zona-medaglia: “Il
fatto è che, a differenza di Tonino di Cosimo,
Stefano Mella e Alessandro Re, i tre meglio
piazzati fra i miei inseguitori, io ho raccolto
punti ovunque e di conseguenza alla fine del
Valli Cuneesi dovrò scartare un risultato e
questo mi lascia ben poche possibilità di di-
fendere laposizione.Ma vada come vada, ho
da essere soddisfatto di quanto ho otte-
nuto”.
- Quarto all'Elba, ottavo al Taro e decimo al
Casentino: i risultati dicono molto chiara-
mente che fra te e laPeugeot 207Super2000
è stato amore a prima vista. E confermano
che la tua è stata un'altra grande annata.
“Beh, sì... E devo dire che, vista la mia scar-
sissima esperienza con la 207, nonmi aspet-
tavo che tutto girasse così bene.
Indubbiamentemi ha aiutatomoltissimo l'a-
ver iniziato con un bel risultato: dopo l'Elba,
tutto è stato più semplice. Ma il vero arte-
ficedi quanto s'è fatto è statoAgostinoRoda
che con la sua Erreffe mi ha sempre fornito
un'auto fantastica. Oltre a darmi la possibi-
lità di adattarla alla mia guida”.
- Hai fatto bene con un po' tutte le auto che
hai usato. Quanta voglia voglia hai di “as-
saggiare” una vuerrecì?
“Tanta, come credo tutti quelli che corrono:
penso che sia normale ambire ad usare in
garaunadi quelle vetture che rappresentano
il massimo della tecnologia. Però ci si deve
confrontare con il budget a disposizione e
per quantomi riguarda sono già soddisfatto
di aver potuto gareggiare con una
Super2000. Restando con i piedi per terra,
devo ammettere che mi piacerebbe provare
una R5 per capire quali e quante sono le dif-
ferenze con le 2000 aspirate”.
- Pur se ancora non hai compiuto ventotto
anni, sei uno dei veterani dell'International
Rally Cup...
“In effetti qualche stagione l'ho fatta e qual-
che bella soddisfazione me la sono tolta. E'
una seriemolto ben congegnata, con un ca-
lendario compostoda belle gare e conun'or-
ganizzazione fantastica: riassumendo, direi
che frequentarla da pilota è un vero pia-
cere!”.
- Da consigliare a giovani e meno giovani?
“Assolutamente sì! Del resto anche i numeri
dicono che l'IRCup è il campionato con più
seguito dei tanti che si disputano in Italia”.