La JM ha rinnovato l’impegno in F. Renault
2.0 Alps: quali sono secondo lei i punti forti
della categoria?
«Come ho sempre detto, Domenico Porfiri e
Barbara Petrivelli fanno un grande lavoro
organizzativo e rappresentano una delle strutture
migliori al mondo. In campo internazionale non
c’è paragone tra loro e l’Eurocup, e rispetto al
NEC hanno fatto un passo in avanti istituendo
delle corse oltre confine».
Quale considera il momento più esaltante
della sua carriera?
«Ci sono molti momenti importanti. Abbiamo
avuto come piloti Michael Ammermuller, Marc
Benz, Timo Bernhard, Neel Jani, Bruno Spengler
e tanti altri… Abbiamo corso con loro in
Formula Renault 2000 o nel V6 e adesso sono
tutti professionisti. Non c’è un momento
particolare, ogni volta che un nostro pilota
arriva al professionismo per noi è una
soddisfazione, ed ogni anno è una nuova sfida.
L’ultimo di questi è Nico Muller, ora pilota
ufficiale in Audi in DTM».
C’è una sfida che le piacerebbe tentare nei
prossimi anni?
«Nulla di particolare, continueremo a sviluppare
i nostri piani in Formula 4 e Formula Renault.
Continueremo inoltre il nostro impegno in GP3.
È difficile per un team essere presente in così
tanti campionati, ma è buono per noi creare un
percorso formativo in cui far crescere i piloti».
Ci dice le tre qualità per diventare un
ottimo team manager?
«Forse la più grande qualità di Andreas Jenzer è
di essere stato un pilota, aver corso e quindi
capire cosa succede nella mente dei piloti. Sono
sempre presente in pista senza avere dei soci o
degli investitori esterni, quindi vedo ciò che
avviene e sono coinvolto in prima persona. La
terza qualità è quella di creare un ambiente di
lavoro in cui il personale stia a lungo con noi,
garantendo un buon livello qualitativo e che sia
sempre molto motivato».
Quali sono invece quelle che cerca sempre
nei suoi piloti?
«Al giorno d’oggi non è facile perché sono
spesso in pista e non ho molto tempo per
andare a vedere i kartisti. Noi abbiamo una
scuola di ricerca in Svizzera simile alla F4 e
quando proviamo un pilota vediamo le sue
capacità di guida e di conoscenza della tecnica,
oltre che il carattere. Facciamo anche molta
attenzione e che tipo di persone ci sono intorno
a questo pilota: famiglia, sponsor, amici,
preparatori o manager».
Andreas Jenzer