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Come è nato il rapporto con Tatuus? Quali

sono attualmente i progetti in comune?

«Il rapporto di collaborazione con Tatuus

è nato nei primi anni '90, quando Tatuus era

ancora, soprattutto, un prestigioso team di

Formula 3 le cui vetture erano dotate dei sistemi

di acquisizione realizzati da AIM.

Col passare degli anni, e con l'introduzione della

FR2000 (vettura realizzata in esclusiva da Tatuus

per Renault Sport), AIM è stata scelta come

partner per la fornitura dei sistemi di

acquisizione dati per queste vetture. E' anche

grazie alle esperienze maturate in questa

categoria che AIM ha potuto migliorare e

sviluppare nuovi sistemi che meglio si

adattassero alle vetture di formula, fino ad

arrivare ai giorni nostri. Oggi il rapporto di

collaborazione con Tatuus si è ulteriormente

rafforzato con l'introduzione della categoria

Formula 4, le cui vetture sono dotate sia di

acquisizione dati che di camera‐car realizzate da

AIM».

Quale è l'importanza dell'acquisizione e

trasmissione dati oggi per il motorsport?

«Negli ultimi quindici anni abbiamo assistito ad

una crescita esponenziale dell'interesse, e del

conseguente utilizzo, di sistemi di acquisizione

dati in quasi tutti i settori del motorsport, ad

iniziare dal karting e dalle minimoto fino ad

arrivare alle categorie intermedie e superiori.

Oggi a livello professionistico non è pensabile

prescindere da tali strumenti, che permettono di

effettuare valutazioni determinanti per la messa a

punto del veicolo e per la crescita professionale

dei piloti, soprattutto quelli più giovani. Anche

nel motorsport amatoriale la diffusione di

analoghe strumentazioni, magari non tra le più

sofisticate, ha raggiunto livelli decisamente

significativi».

Qual è il vostro ruolo nel coaching dei

giovani piloti? Ci sono strumenti particolari

sviluppati per questo scopo?

«Per la crescita professionale dei giovani piloti,

ma anche di quelli già affermati, ci si affida oggi

non solo ai sistemi di acquisizione dati

tradizionali, ma anche agli innovativi

sistemi di camera‐car, che soprattutto AIM è

stata in grado di realizzare, i quali abbinano al

filmato una serie di parametri in

sovraimpressione. Ciò consente una maggiore

immediatezza e facilità di comprensione in

quanto il pilota è così in grado di rivivere la

propria performance a posteriori, davanti allo

schermo di un computer».

Quali sono le tecnologie all'avanguardia in

questo settore? Quali sono i vostri prodotti

utilizzati in F.4?

«Grande importanza è rappresentata dalla

sempre più sofisticata componentistica

elettronica, che permette la realizzazione

di strumenti sempre più performanti e dalle

caratteristiche dimensionali sempre più

compatte. Oggi le vetture di Formula 4

sono equipaggiate con le nostre centraline

di acquisizione dati EVO4 (complete

di modulo GPS integrato) e dalle telecamere

SmartyCam‐GP‐HD ad esse collegate».