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Massimo Costa
Una corsa durissima. SebastianVet-
tel ha vinto il GP di Germania per la
prima volta nella sua carriera e lo ha
fatto nel migliore dei modi. Lottan-
do, combattendo fino all’ultima cur-
va dell’ultimo giro per via di due
Lotus che alle sue spalle spingevano
fortissimo. Rendendo la gara del
Nurburgring incerta ed emozionan-
te. Quando hai un certo Kimi Raik-
konen alle spalle, non deve essere
facile la vita. Vettel è andato in
apnea ed ha guidato come sa fare
solo lui da qualche tempo. Pulito,
attento, maledettamente veloce. A
complicare le cose ci si è messo il
Kers che per due giri non ha funzio-
nato. Poi, ha ripreso ad andare. “Le
temperature più alte non ci hanno
per niente aiutato, poi la safety-car
ha completamente stravolto i nostri
piani”, ha detto Vettel. Ma il tre vol-
te campione del mondo è un altro
pilota rispetto a mesi fa. Raramente
ora si lascia travolgere dall’emozio-
ne, raramente commette banali
errori, come spesso gli capitava.
“Ero concentratissimo, Raikkonen
dietro spingeva fortissimo con le
gomme soft e io avevo le medie, fin
sul traguardo non ero certo di poter
vincere”. Quel Raikkonen che il
prossimo anno potrebbe essere il
suo compagno di squadra gli ha reso
la vita difficile, chissà cosa potrebbe
combinare con una Red Bull…
“Sarebbe una sfida eccitante averlo
a fianco”, dice tranquillo Vettel che
ha grande ammirazione per quel
pilota che quando era in McLaren
sfidava l’idolo nazionale Michael
Schumacher, sulla Ferrari. Già, a
proposito di idoli, ora è lui il Re di
Germania. Schumacher è rimasto
nei cervelli dei fans tedeschi, ma ora
è Vettel quello da sostenere col cuo-
re che palpita forte, giro dopo giro,
come accaduto domenica al Nur-
burgring. Il pilota della Red Bull
nelle nove corse disputate ha regi-
strato un ritiro a Silverstone per la
noia alla trasmissione, nelle restan-
ti otto si è sempre piazzato tra i pri-
mi quattro realizzando quattro suc-
cessi a Sepang, Al Sakhir, Montreal
e ora Nurburgring.