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FORMULA 1
ANTEPRIMA HUNGARORING
KIMI IL FREDDO SPERA NEL CALDO
Tutto il Circus si chiede su che sedile poggerà le sue sensibilissime natiche l’anno prossimo Kimi Raikkonen,
ma Kimi, come al solito pensa ad altro. O almeno si occopa di altro, nella fattispecie del prossimo GP di Unghe-
ria. Un appuntamento che per i piloti finlandesi ha rappresentato a volte quasi la gara “di casa”. «Sì, è vero.
Ci sono spesso un sacco di tifosi finlandesi in Ungheria – ha ammesso IceMan – è sempre bello vedere tutte
quelle bandiere azzurre e bianche. Non è il circuito più difficile del mondiale, ma ha caratteristiche particolari,
e poi di solito fa molto caldo, cosa che complica la gara. A noi le temperature alte hanno spesso dato una mano
quest’anno, quindi siamo fiduciosi: ma solo se vinci puoi dire di non soffrire il caldo…». Per vincere all’Hun-
garoring la Lotus avrà, secondo Kimi, bisogno di qualcosa di molto semplice, molto basic: «una macchina
veloce. E’ un circuito lento e tortuoso, serve una vettura che ti permetta di impostare bene la curva, e una
buona trazione in uscita. Sarà importante fare una buona qualifica ma anche starsene lontano dal lato sporco
della griglia, perché quest’anno è stato dimostrato che in partenza partire dal lato sbagliato è un grosso svan-
taggio. Le gomme sembrano funzionare bene con il caldo, ma fino a quando non saremo lì è inutile fare pre-
visioni. Certo sarebbe bello fare una buona prestazione prima della pausa estiva, e poi ricaricare un po’ le bat-
terie in vacanza. Ma ancora più importante sarebbe guadagnare dei punti». Semplice, diretto, Raikkonen.
di Stefano Semeraro
E’ uno strano campionato, quello che riprenderà nel
prossimo weekend a Budapest. Un mondiale che per
il momento ha due leader – Vettel e la Red Bull – ma
non ancora un padrone. Che potrebbe chiudersi in
fretta e riaprirsi in un amen, dominato dalle polemi-
che sulle gomme e dalle aspettative per il futuro che
stanno instaurando uno strano clima, una atmosfera
insieme caldissima e rarefatta. La Ferrari è convinta
di poter ricucire il distacco con la Red Bull, ma inizia
a temere per il nervosismo di Alonso, impelagatosi in
una polemica a favore di Pat Symonds – lo voleva a
tutti i costi a Maranello – e sempre meno fiducioso
nelle capacità di reazione della sua squadra. La Mer-
cedes vuole confermare il suo ruolo di nuova super-
potenza ma anche lei deve smaltire le polemiche del
caso innescato dalla dichiarazioni di Toto Wolff, la
Lotus spinge per continuare a stupire tutti con una
vettura decisamente veloce, ma deve combattere
anche per riuscire a trattenere Raikkonen, uomo chia-
ve di un mercato già scatenato. La McLaren è alla
ricerca di se stessa, la Sauber punta a sopravvivere,
un po’ laWilliams, la Force India a fare il salto di qua-
lità. E sul futuro di tutti, top-team e squadre più o
meno sull’orlo di una crisi finanziaria incombe il
destino di Bernie Ecclestone, incriminato dal tribu-
nale di Monaco di Baviera e a rischio default: senza
di lui, che F.1 sarà? Senza trascurare il fatto che dal-
l’anno prossimo i regolamenti cambieranno radical-
mente e quindi molte squadre, dopo l’Hungaroring,
probabilmente decideranno di ridurre lo sviluppo
dellamacchina attuale al minimo per puntare su quel-
la della prossima stagione. Sarà quindi un Gp di fron-
tiera, quello fra presente e futuro molto prossimo, la
gara che potrebbe indirizzare il Mondiale verso l’en-
nesima replica dei successi Red Bull o riaprire la cor-
sa. A Maranello ci sperano, ma con qualche brivido. I
test delle nuove Pirelli a Silverstone hanno dato qual-
che indicazione, più favorevole alla Red Bull che alla
Ferrari (che teme di aver perso un vantaggio in gara
con il cambio di tipi di pneumatici), anche se Vettel si
nasconde dietro un “non èmigliorato nulla”. Di sicuro
le gomme saranno fondamentali anche a Budapest,
dove come spesso succede è previsto un caldo infer-
nale. Ad approfittarne potrebbe essere la Lotus, la
Mercedes teme sorprese visto che è stata bandita dai
test di Silverstone. Su un circuito così tormentato sarà
fondamentale partire avanti in qualifica e azzeccare
la strategia giusta. La Pirelli all’Hungaroring porterà
i PZero White Medium e i P Zero White Yellow soft,
stessa scelta dello scorso anno ma mescole più mor-
bide che dovrebbero risultare più performanti. Il cal-
do aumenta lo stress per le coperture, ma le velocità
non elevate che si toccano sul tracciato magiaro com-
pensano un po’ l’affaticamento, influendo sul degra-
do. Ma in che modo esattamente è presto per dirlo.
«Per noi sarà l’occasione di testare in gara l’ultima
evoluzione dei P Zero che combina la struttura del-
l’anno scorso alle nuove mescole», ha detto Paul
Hembery, direttore del motorsport Pirelli. «Sorpas-
sare all’Hungaroring non è facile, quindi i team cer-
cheranno di utilizzare diverse strategie per guadagna-
re posizioni e la scelta delle gomme medium e soft va
in questa direzione. Sarà fondamentale allargare al
massimo la finestra di utilizzo di ciascuna copertura
e i nuovi pneumatici sono stati ideati proprio per que-
sto. Si tratterà di azzeccare il giusto set-up dopo le
prove con vari carichi di carburante». Aspettiamoci
quindi una gara tattica, nervosa. Caldissima in tutti i
sensi, per una F.1 paradossale, che sta consumando il
suo presente e non vede l’ora di bruciare le tappe verso
un futuro che ancora non ha una fisionomia decifra-
bile.
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