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ALESSANDRA BRENA
NEL MITO DI SENNA
Ha 560 cavalli da gestire. E ha soli 17 anni. Ma è da tanto che corre. Da quando aveva 5 anni.
Parlandole si scopre che vive solo di bielle e pistoni. Una vera passione. Sana. Perché a 17
anni è matura, concreta e senza grilli, al contrario di tanti suoi coetanei.
Quest’anno Alessandra Brena corre la coppa Kia con la Ceed GPL da 130 cavalli e il Super-
Trofeo. Guida quindi ai due estremi. Oltre alle auto cambia tutto nella guida, Alessandra lo
sa e non per niente è in testa alla classifica della Kia Cup. Con la Lambo si difende ma deve
fare i conti anche con la sfortuna per-
ché quest’anno a Lei e a Zucchi, con
cui condivide la macchina, ne sono
capitate davvero tante. Ma si sa, il
fato prende e rende: ora è arrivato il
momento più positivo e già lo scorso
week end qualcosa è cambiato. Così
Alessandra pur correndo per la prima
volta a Spa si èmessa in evidenza non
sbagliando nulla, nonostante le con-
dizioni difficili, dove tra l’altro ogni
curva, come dice Lei: “va interpreta-
ta”. Stella del team Imperiale, Ales-
sandra Brena ha nel cuore come cam-
pione Senna mentre sul casco tiene
una tigre. Perché Lei è dominatrice e
presto anche nel SuperTrofeo Lam-
borghini si vedrà. Insomma è una su
cui conviene investire.
LEONARDO GERACI
NEL SEGNO DI NIKI
42 anni, piglio deciso, se a Leonardo Geraci piace correre lo si deve a Niki Lauda. L’austriaco
tanti anni fa, prima dell’incidente del Nurburgring partecipa ad una fiera nella Capitale. Lì
trova una piccolo bambino, Leonardo Geraci, appassionato in erba che gli si avvicina: Niki
gli regala un modellino Ferrari. Da allora nelle vene di Leonardo Geraci scorre benzina a 100
ottani. Dal 1982 al 2001 tanto kart, poi formula arcobaleno Renault, Lotus Cup, Seat Leon…
Peugeot Rcz e Lamborghini SuperTrofeo con il team della Touringauto, dove viene trattato
come il Signore. Venerato e amato.
Di sogni nel cassetto non ne ha più
per quanto riguarda le corse, anche
perché con la Lamborghini e nel
SuperTrofeo Blancpain si trova
molto bene. Dell’auto dice che è tre-
mendamente veloce e regala molte
soddisfazioni. Se gli si chiede se
vorrebbe più cavalli, risponde:”
Certo, anche perché con il kit di
questa stagione i limiti di tenuta si
sono notevolmente alzati”. Nella
gara di sabato sotto l’acqua poteva
tentare un aggancio adAmici ma ha
preferito non rischiare per le con-
dizioni delle pista e per il Campio-
nato che potrebbe vincere anche
quest’anno. Insomma Geraci è
come il suo mito, Niki Lauda: un
freddo calcolatore.