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Marco Cortesi
Molte idee, tutte rigorosamente confuse. Così
si presenta il panorama della futura United
Sports Car Series ameno di seimesi dal debut-
to2014diDaytona. Ci saràunottimocontratto
televisivo, questo già si sa, come si sa che al via
si presenteranno tantissime vetture. Piccolo
dettaglio: non è ancora chiaroné come verran-
no posizionate le categorie in senso assoluto,
né come verranno gestite tipologie di vetture
diverse all'interno della stessa categoria. Nella
classe Prototype correranno le attuali DP in
forza alla Grand-Am, e le LMP2 dell'American
LeMans Series. Vetturedi concezione comple-
tamente diversa: motore con telaio tubolare le
DP, chassis in carbonio con qualche cavallo in
menoper leLMP2. Aerodinamica semplificata
per le DP, evolutissima per le LMP2. Ed è tut-
tora sconosciuto ai più come si potrà bilanciar-
ne le prestazioni non solo in senso assoluto,
dato che le LMP2 sono in generale molto più
veloci, ma anche per quanto riguarda i singoli
circuiti: ci sono ben poche possibilità che una
soluzione positiva per Daytona possa funzio-
nare anche a Long Beach o in Kansas. In altre
parole, l'alternativa è tra scontentare sempre
qualcuno e creare un BOP gara per gara che…
lascerebbe sempre scontento qualcuno. Una
situazione che ben difficilmente premierebbe
gli attuali team DP i quali rischiano, per fare
spazio ad un numero ridottissimo di LMP2, di
vedere compromesso un campionato con 13
partenti di una sola classe, tutti grandi suppor-
ter del progetto Grand-Am fin dagli inizi.
Chi ne ha la possibilità, vedi Ganassi, sta già
pensando ad ogni eventualità, mentre gli altri
si interrogano. Sfortunatamente, la situazione
si ripete anche in GT. Non tra le GTE, punto
forte dell'ALMS con la partecipazione di tre
costruttori ufficiali e due in via semiufficiale. Il
drammaèper i teamdellaRolexGT, oGTDay-
tona, che già hanno scontato il passaggio da
seconda categoria Grand-Am al ruolo di
"cenerentole" in coda a DP, LMP2, LMPC e
GTE. E siccome le cose non erano già abba-
stanza complicate, si è inserito il discorsoGT3,
con la proposta di inserire, a scapito delle vet-
ture attuali, mezzi che oltre ad aver lievitato i
costi in maniera spropositata, in Europa si
sono rivelate di difficilissimo bilanciamento.
Ci si trova davanti il rischio di far saltare una
serie (Grand Am) di discreto successo, riuscita
a far coesistere vere GT con delle "GT Proto"
tipo Chevy Camaro o BMWM3, per acconten-
tare pochi. Il tutto poi quando la Porsche ha
già presentato la propria nuova arma, pensata
proprio per il regolamento corrente. La scelta
è sempre la stessa, intervenire su un campio-
natochefunzionainserendodeglielementiche
in altri contesti hanno dimostrato di non fun-
zionare. Anche in questo caso, chi può nicchia,
altri cercano alternative.
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