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WTCC
L’INCHIESTA
Quando ti chiami Sébastien Loeb, inutile negarlo, le
aspettative sono alte. Del resto, un po' è anche colpa
tua: vinci nove mondiali rally consecutivi, impresa
inavvicinabile per chiunque, trituri avversari e com-
pagni di squadra (con l'eccezione di Sebastien
Ogier, unico a non aver sfigurato), arrivi secondo
con la Pescarolo alla tua seconda partecipazione alla
24Ore di LeMans (2006), umilii gli specialisti ame-
ricani del rallycross agli X-Games, vinci anche nel
FIA GT nella stagione del debutto. Normale che,
quando annunci che difenderai i colori della Citroen
anche nel Mondiale Turismo, i fan pensino subito a
vittorie a ripetizione e titolo in arrivo. In realtà,
però, quando ti chiami Sébastien Loeb hai anche
l'esperienza per sapere che quello è l'obiettivo, ma
che raggiungerlo sarà tutt'altro che facile. Il cam-
pione alsaziano lo ha detto chiaro e tondo in un'in-
tervista rilasciata al sito della FIA: "So che avendo
vinto così tanto nei rally la gente si aspetta che vinca
subito anche nel WTCC, però a questi livelli non è
così semplice. Avete vistoRaikkonen: passando dal-
la F.1 ai rally non è riuscito a vincere, eppure quando
è tornato in F.1 ha ritrovato il successo. Farò del mio
meglio, ma non so quanto potrà volerci. Del resto,
in termini di Turismo ho l'esperienza che YvanMul-
ler aveva quando era un ragazzo".
Loeb è quindi ben cosciente che le difficoltà non
mancheranno, e non ha nessuna intenzione di met-
tersi pressione da solo. A togliergliene ancora un
po', poi, ci ha pensato la stessa Citroen, ingaggiando
Muller come suo compagno di squadra. La presenza
del conterraneo, tre volte iridato Turismo, garanti-
sce a Loeb di non avere sulle spalle né la responsa-
bilità di sviluppare la Elysée WTCC né quella di
regalare al marchio del "double chevron" i primi
successi. A prendersi questi fardelli ci penserà Mul-
ler, lasciando Loeb libero di crescere, per di più
imparando dal miglior maestro disponibile sulla
piazza. Séb e Yvan, entrambi alsaziani, hanno carat-
teri forti, ma non c'è dubbio che almeno all'inizio,
quando Loeb sarà un rookie in tutto e per tutto, tra
i due ci sarà un clima di piena collaborazione, e che
al re dei rally verrà dato libero accesso ai dati del
compagno. Si tratta di un fattore da non sottovalu-
tare, che aiuterà Loeb ad accelerare il processo di
apprendimento in modo determinante, imparando
in fretta le finezze che Muller ha perfezionato in
vent'anni di carriera sulle vetture "saloon". Difficile,
quindi vedere un Loeb soffocato dalla pressione per
questa nuova avventura WTCC: solo il peggior sce-
nario possibile, con Séb lontanissimo dal compagno
di squadra e dai rivali più forti, potrebbe vedere l'al-
saziano soffrire psicologicamente, ma consideran-
do il suo talento e il fatto che le Citroen saranno
insieme alle Honda le uniche vetture ufficiali in
pista (Lada a parte), quest'ultima ipotesi sembra
molto improbabile.
f.z.
NESSUN OBBLIGO
DI VINCERE SUBITO