11
NEUVILLE, UN SUCCESSO
CHE VIENE DA LONTANO
Ottantatre punti meno di Sébastien Ogier, ma secondo nella graduatoria iridata. Thierry
Neuville si accomoda per la quinta volta consecutiva sul podio di un appuntamento iri-
dato e resta l’unico a poter (teoricamente, molto teoricamente) ancora impedire al fran-
cese della Volkswagen di succedere a Sébastien Loeb nell’albo d’oro del mondiale piloti.
Adimostrazione delle sue enormi doti e della capacità, più unica che rara di questi tempi,
di Malcolm Wilson di gestire al meglio i giovani. Ma la serie positiva del ragazzo belga
suggerisce almeno un’altra considerazione: se l’ex-tornitore germanofono, corteggiato
dalla Citroen e dalla Ford, è l’uomo-chiave del mercato, una fetta consistente del merito
va alla federazione del Plat Pays. Perché è grazie all’impegno di un gruppo di dirigenti
competenti se ha avuto l’occasione di fare esperienza, di crescere. E anche di quella giu-
ria di giornalisti belgi che gli affidò la 207 Super2000 della Kronos in livrea Michelin,
la sua prima trazione integrale, a un quasi lontano Rally di Ypres. Scelta felice, almeno
quanto infelici si rivelarono le due scelte effettuate da una giuria (in)sapientemente gui-
data dai federalotti italiani. Arrossisca chi può.
