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DTM
GARA A OSCHERSLEBEN
ROCKY NON
SBAGLIA UN COLPO
Già, Rockenfeller. Il tedesco, non a caso sopran-
nominato Rocky, non manda a vuoto un colpo.
Anche questa volta il driver del team Phoenix ha
mostrato una gran maturità, riuscendo ad arriva-
re ad in passo dalla leadership quando Farfus ha
compiuto il secondo pit-stop. La vettura del bra-
siliano è infatti uscita dai box con pochissimi
metri di vantaggio rispetto all’Audi del rivale.
Sono trentatré le lunghezze che separano i due
capoclassifica. Tanti, forse tantissimi.Ma la BMW
non ha ancora alzato bandiera bianca e la storia
del DTM insegna che niente è impossibile in que-
sta categoria. Certo, Zandvoort, che ospiterà la
prossima tappa, si sposa tradizionalmente alla
perfezione con le caratteristiche delle Audi RS5,
ma nulla è predefinito. Anzi proprio a Zandvoort
in passato si sono invertite le sorti dei campionati.
E successo ad esempio l’anno scorso,
quando Gary Paffett, subì uno scorretto tampo-
namento da Martin Tomczyk, andò in testacoda
ed aprì la strada alla rimonta di Bruno Spengler,
poi vincitore della stagione.
PILOTI MERCEDES
DIETRO LA LAVAGNA
Ad Oschersleben, dietro alla lavagna sono finiti
quelli della Mercedes. Paffett, l’unico a punti,
avrebbe voluto festeggiare le sue cento corse nel
DTM con una bella vittoria, ed invece ha chiuso
sesto. Gli altri piloti, ad eccezione di Robert Wic-
kens, buttato fuori da Spengler, sono andati in
confusione ed hanno chiuso nelle retrovie. Chri-
stian Vietoris rimane, tuttavia, terzo in graduato-
ria. Un risultato inatteso alla vigilia, che il tedesco
non dovrà vanificare con un crollo in vista del-
l’epilogo stagionale. A deporre le armi è stato
anche Bruno Spengler della BMW, che con il tam-
ponamento a Wickens ed il conseguente ritiro ha
di fatto riposto nel cassetto ogni speranza di
difendere il titolo. Il canadese della BMW sarà
anche penalizzato di due posizioni in griglia nella
prossima gara. Prosegue il momento nero di Andy
Priaulx e Timo Glock, i meno redditizi tra i piloti
della Casa di Monaco. Per il primo il futuro nella
categoria viene messo in discussione, mentre per
il secondo è lecito pazientare ancora un po’, visto
che è al primo anno nel DTM.
BEL RECUPERO
DI MORTARA
Sufficienza piena per EdoardoMortara, decimo al
traguardo. Appannato in qualifica, dove è rimasto
fuori già nel Q1, Mortara è rimasto piantato al via.
Il nostro portacolori, quando tutto sembrava per-
so, ha avuto il merito di rimboccarsi le maniche
ed iniziare una esaltante rimonta che, anche gra-
zie ad un’attenta strategia, gli ha consentito di
chiudere decimo. Edo ha mostrato un ritmo gara
che lo avrebbe mantenuto a stretto contatto con
i primi. Nel prossimo appuntamento di Zandvo-
ort, dove italiano di Ginevra l’anno scorso vinse,
ci sono tutti gli elementi giusti per rivederlo al
top.
UN PUBBLLICO CHE
FA RABBRIVIDIRE
Insieme a Farfus, a vincere sul tracciato della
regione del Borde è stato il pubblico. Oltre set-
tantamila persone per un tracciato poco più pic-
colo di Misano, per esempio, rappresentano dav-
vero un record incredibile. Tante famigliole riu-
nite in tribuna a sventolare bandierine sgargianti
con i colori della Marca preferita testimoniano
come il DTM sia ormai parte integrante della tra-
dizione tedesca e quali possano essere gli aspetti
negativi di una maggiore internazionalizzazione
della categoria, che porterebbe sì a nuove e più
interessanti piste, ma spoglierebbe intere regioni
di un evento atteso un anno che porta benefici
anche dal punto di vista economico. E poco
importa se la viabilità in quella che era la Repub-
blica Democratica Tedesca non è ancora in grado
di supportare l’afflusso del pubblico e se si impie-
gano quasi due ore per raggiungere la pista la
domenica mattina. Dopo la corsa poi, verso la
vicina Magdeburgo, che dista 35 km, tante per-
sone si riuniscono ai bordi delle strade dei vari
paesini toccati dalla statale per vedere il carosello
delle vetture in allegra processione, che ritornerà
dodici mesi dopo.
Farfus e Rockenfelelr sul podio.
Il pilota Audi del team Phoenix
se la ride di gusto con 33 punti di
vantaggio sul brasiliano
